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Unità-Firenze-Istruire, diritto senza età

di Vittoria Franco Il diritto delle bambine e dei bambini all'educazione e all'istruzione dalla nascita fino a sei anni: è il titolo di un disegno di legge d'iniziativa popolare proposto dalla C...

13/02/2005
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l'Unità

di Vittoria Franco

Il diritto delle bambine e dei bambini all'educazione e all'istruzione dalla nascita fino a sei anni: è il titolo di un disegno di legge d'iniziativa popolare proposto dalla Consulta Gianni Rodari dei DS. Domani e dopo domani, migliaia di firme saranno raccolte nella provincia di Firenze e in altre città. La Toscana è all'avanguardia per i servizi all'infanzia. I nidi coprono il 20% della popolazione da 0 a 3 anni, mentre in Italia la media è appena del 7%. Le scuole dell'infanzia sono tra le migliori al mondo, con progetti educativi di grande pregio. Ma non è così in altre parti del Paese, dove i reiterati tagli del governo della destra non ne favoriscono certo l'espansione. È dimostrato che sono le esperienze e le relazioni nei primi mesi di vita a segnare il futuro di una persona; è in quella fase che hanno origine discriminazioni sociali o pari opportunità. Per questo l'Unione europea chiede a ai paesi membri di arrivare a coprire entro il 2010 il 33% della domanda potenziale, perché solo creando eguali opportunità possono essere valorizzati tutti i talenti, quale che sia la provenienza sociale. Mentre la destra risponde con soluzioni finte e incostituzionali come i nidi aziendali, noi proponiamo un testo di legge coraggioso che trasforma l'asilo nido da servizio sociale a domanda individuale a servizio educativo, prevedendo un unico processo formativo da zero a sei anni. Nido e scuola dell'infanzia diventano dunque parte integrante del sistema educativo e formativo pubblico nazionale con l'obbligo di eliminare le liste di attesa, purtroppo sempre più lunghe da quando governa la destra. Tutto questo richiede un notevole investimento di risorse sociali ed economiche; si propone perciò di costituire un fondo per i diritti dell'infanzia, riducendo i costi per le famiglie. Una legge dunque per far crescere i diritti dei bambini, per metterli al centro dell'educazione, per un'Italia sempre più vicina all'Europa: per questo va sostenuta con migliaia di firme.
*Senatrice dei Ds


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