Unità-Firenze-Il provveditorato boccia i precari

Il provveditorato boccia i precari

Dal ministero l'ordine tassativo di chiudere le graduatorie piene zeppe di errori

Diego Giorgi

FIRENZE Il nuovo anno scolastico prenderà il via a metà settembre ma i problemi sono già cominciati nelle vacanze estive, quando ancora molti studenti sono sotto gli ombrelloni, e la scuola è un pensiero lontano. Vicinissimi, invece, sono i giorni in cui verranno assegnate le cattedre ma, ancora, c'è solo caos.
A pagare il prezzo più alto sono i docenti precari quelli, cioè, con contratto a termine. Il 6 agosto scorso sono uscite le graduatorie provvisorie, incomplete e colme di errori. Mille e seicento, su un totale di circa cinquemila domande, sono stati i precari che hanno inoltrato ricorso, nei cinque giorni successivi la pubblicazione, come previsto dalla legge, al Csa di Firenze (il provveditorato) perché la loro situazione necessitava di un nuovo e più corretto conteggio. Il 23 agosto sono state pubblicate le graduatorie definitive e per molti la situazione non è mutata di una virgola. Ai più non sono stati integrati i punti mancanti che erano stati sottratti nella prima compilazione. In poco tempo si sono riempiti gli uffici di via Mannelli di precari nervosissimi, tutti intenti a capire cosa stia succedendo e a presentare ulteriori ricorsi. I centralini dei tre sindacati sommersi da richieste di aiuto o da consulti sul da farsi.
Nella giornata di ieri i sindacati si sono incontrati con i dirigenti del provveditorato fiorentino ma ne è uscito fuori un nulla di fatto. "Avevamo chiesto un rinvio delle nomine di almeno dieci giorni - spiega Mario Battisti, della Cgil scuola - per una riesamina con più calma di tutti i ricorsi, ma non ci è stato concesso. Questa è una posizione assurda, ma credo sia imposta direttamente dal ministero". La dottoressa Paola Maresca, dirigente del Csa di Firenze, parla di "disagi fisiologici all'interno di una graduatoria composta da circa cinquemila insegnanti a contratto temporaneo", e afferma che siamo di fronte ad "un allarmismo ingiustificato". Per i vertici del Csa "i ricorsi non sono così numerosi, un centinaio in tutto, e non è detto che siano tutti dalla parte della ragione. La normativa infatti è stata modificata più volte e in questi aggiustamenti sono stati modificati i criteri dei punteggi, quindi è possibile che molti dei ricorsi non siano stati condotti seguendo le nuove disposizioni, e quindi siano sbagliati. Nonostante ciò, continueremo a valutare tutti i casi sottoposti alla nostra attenzione cercando di correggere gli errori eventuali che ci sono stati".
A mancare però, secondo i sindacati, sarebbe il tempo di un possibile riesame dei casi in vista del 30 agosto, giorno in cui saranno ufficializzate le nomine. "Il ministro - sempre secondo Battisti della Cgil - ha pensato a tempi strettissimi per la compilazione delle graduatorie, tempi assurdi se si pensa poi alle ripetute modifiche alla normativa, successive alle presentazioni delle domande, che dovevano far presumere un consistente quantitativo di ricorsi. Tempi stretti che non hanno permesso un corretto esame delle decine e decine di ricorsi. Non ha prevalso il buon senso ma solo una valutazione puramente d'immagine a discapito del buon funzionamento e della qualità degli istituti scolastici". I sindacati della scuola chiedono chiarezza nelle procedure e certezza di diritto "in modo da evitare un ampio contenzioso che può davvero compromettere il corretto avvio dell'anno scolastico".