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Unità/Firenze: Firenze ricercatori in via di estinzione

Il grido d’allarme per i tagli del governo sull’Università: «L’anno prossimo a rischio le borse per i dottorati»

12/09/2008
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l'Unità

Nel 2009 l’ateneo potrebbe non arrivare ad approvare il bilancio. Dipartimento di Fisica, organico dimezzato

di Tommaso Galgani

Rischio che l’ateneo non possa arrivare ad approvare il bilancio per il 2009. Concreta ipotesi «borse zero» per i dottorati l’anno prossimo. Dimezzamento dell’organico di professori e ricercatori del dipartimento di Fisica nel 2010 (da 70 a 38). Infine, annullamento del progetto nazionale di fisica nucleare del quale il dipartimento fiorentino ha il coordinamento.
Il quadro e le sue tinte fosche sono stati illustrati ieri dai rappresentanti dei ricercatori dell’ateneo di Firenze, che sono stati ricevuti dalla commissione cultura di Palazzo Vecchio: «I dati che ci sono stati riferiti - spiega il presidente Dario Nardella - sono allarmanti e parlano di una situazione di progressivo impoverimento degli atenei italiani già in corso da molti anni. I tagli del governo al fondo ordinario e la riduzione del tetto del turnover dal 30 al 20% rischiano di far sprofondare l’università fiorentina nel fallimento».
La delegazione dei ricercatori (in tutto a Firenze sono 786) all’incontro era guidata dal professor Alberto Di Cintio, che rilancia l’allarme non sulo sulla ricerca ma anche sulla didattica: «Finora ognuno di noi, anche se non ne era tenuto, ha insegnato in più di un corso di studi gratis. Se il governo non torna indietro sui tagli smettiamo di fare didattica: sono già in difficoltà le università che hanno iniziato le lezioni».
All’incontro c’era anche la vicepresidente del consiglio comunale Rosa Maria Di Giorgi, che attacca le politiche del governo: «Il suo obiettivo è la privatizzazione degli atenei con la loro trasformazione in fondazioni di diritto privato. Nasceranno così università di serie A e università di serie B. I giovani ricchi potranno studiare in quelle private, che si garantiranno l’ autofinanziamento, senza più temere le contestazioni. Tanto i contestatori potranno sempre accedere alle università di serie B, dove si paga poco, si studia meno e peggio e si hanno più ore per il tempo libero».
«Affronteremo in consiglio comunale la crisi dell’università italiana e fiorentina», assicura Nardella (stessa cosa farà il consiglio provinciale fiorentino). Intanto, la commissione cultura si segnala per una scelta virtuosa: dal 9 al 15 ottobre andrà in missione cultural-promozionale a New York e ogni membro si pagherà il biglietto aereo.


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