Unità-Firenze-Auschwitz, per non dimenticare

Firenze-Auschwitz, per non dimenticare

Partono i due treni della Memoria che porteranno nei luoghi dell'Olocausto oltre mille studenti toscani

Francesco Sangermano

FIRENZE C'erano dieci sotto zero e il ricordo delle vittime dello sterminio avvenne lo stesso. Senza capi di stato ed eco mediatico di contorno. Tre anni fa, nella neve del campo di Auschwitz, la delegazione toscana era l'unica presente. Solo cinquecento ragazzi che camminavano, parlavano piano e piangevano. Oltre a loro, raccontano i testimoni di quel primo viaggio della Memoria organizzato dalla Regione Toscana, un militare svedese e qualche sporadico polacco a ricordare i suoi morti.
Riparte Oggi, per la quarta volta, il Treno della Memoria partirà dalla stazione di Santa Maria Novella. Da Firenze ad Auschwitz. Quindi Birkenau e Cracovia. I luoghi dell'olocausto, dell'orrore, dello sterminio. Per non dimenticare. Per far toccare con mano ai giovani d'oggi una tragedia letta sui libri di storia o raccontata dai film della tv. Riparte e raddoppia, quel treno. I cinquecento ragazzi del primo anno sono oggi più di mille, i convogli speciali due anziché uno. Partiranno a mezz'ora l'uno dall'altro. Della delegazione istituzionale della Regione Toscana farà parte per la prima volta anche il presidente Claudio Martini che attenderà ad Oswiecim (nome originale di Auschwitz) i due treni. Là, nella fredda Polonia, quest'anno ci saranno tutti. Il richiamo della cifra tonda (ricorre il sessantesimo della Liberazione del campo) ha sensibilizzato tutti i maggiori capi di stato e all'appello non mancheranno neppure Ciampi e Berlusconi.
Testimonianze Su quei convogli ci sarà anche una delegazione del Parlamento regionale degli studenti. "È un viaggio - informa una nota - per conoscere più da vicino la tragedia dell'Olocausto, visitando i luoghi e incontrando alcuni dei testimoni che vissero quel periodo". Con studenti e politici, infatti, ci saranno anche due ex deportate (Andra e Tatiana Bucci che all'epoca avevano 4 e 6 anni) e una donna (Vera Michelin Salamon) che in quel campo ci arrivò come prigioniera politica. La memoria, infatti, è uno dei grandi temi su cui si concentra il lavoro del Parlamento studentesco, e non a caso una delle commissioni interne che compongono l'assemblea si occupa proprio di "Giovani e memoria". Ne fanno parte tutti gli studenti che partiranno domani: Jacopo Giusti del liceo scientifico Copernico di Prato, Veronica Papi dell'istituto Carducci di Piombino, Elisa La Ferla che frequenta il Galilei di Firenze, Dario Torre del liceo Barsanti-Matteucci di Viareggio e Marco Ridolfi del liceo scientifico Majorana di Capannoni (Lu).
Medaglia Una catena che si spezza, delle mani che depongono pietre e la scritta "Auschwitz 1945-2005". Questi i soggetti e la scritta che campeggeranno sulla medaglia realizzata che sarà simbolo del Treno 2005. L'ha disegnata Vuk Nesic, studente del secondo anno dell'Istituto d'arte Petrocchi di Pistoia, vincitore del concorso "Memoria è segno" indetto dalla scuola, in collaborazione con la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia, la Fondazione Vivarelli e "Coinart". La medaglia commemorativa verrà donata come segno di ricordo a tutti i partecipanti al viaggio ad Auschwitz.
Numeri Quella pistoiese (156 ragazzi e 13 docenti) sarà la rappresentativa provinciale più numerosa subito davanti a quella senese (140 studenti e 11 docenti) che conta però anche sull'apporto di 36 universitari. Oltre agli studenti di 88 scuole superiori sparse su tutto il territorio regionale, infatti, sui treni che si dirigeranno verso Auschwitz prenderanno posto anche alcune decine di iscritti agli atenei di Firenze, Pisa e Siena. A salutare tutti i partecipanti al viaggio, stamani alle 11.30, ci sarà anche Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale della Toscana quindi, a seguire, l'assessore regionale alla cultura, Mariella Zoppi.