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Unità:Fioroni smonta la Moratti. Scuole-fondazioni e poli tecnici

Il Consiglio dei ministri approva il «pacchetto Caserta»: cancellati i licei tecnologici, donazioni per gli istituti

26/01/2007
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l'Unità

di Massimo Franchi / Roma

«SMONTATA ULTERIORMENTE la riforma Moratti, rilanciata l’istruzione tecnica e via alla scuole fondazioni. Con un’accelerazione improvvisa il Consiglio dei ministri ha approvato il pacchetto scuola definito a Caserta. Le novità vanno in due direzio-
ni: la cancellazione della riforma Moratti sui licei, che fa parte delle liberalizzazioni, e dall’altra parte la trasformazione delle scuole in fondazione, con un disegno di legge ad hoc.
POLI TECNICI Sul primo punto, dopo aver bloccato, a maggio, il decreto di sperimentazione della riforma della scuola superiore (prevista dal decreto legislativo del 17 ottobre del 2005), ieri il governo ha sancito che non vedranno mai la luce i licei tecnologici nè quelli economici voluti dal governo Berlusconi (l’entrata in vigore delle altre 6 tipologie viene posticipata di un anno). Al loro posto invece, come spesso evocata da Prodi, ci sarà un’istruzione tecnica migliorata e autonoma. Istituti tecnici e professionali verranno uniti in un unico polo che sarà costituito in ogni singola provincia sotto forma di consorzi di varie scuole che si doteranno di strutture di gestione autonome.
Nel pacchetto liberalizzazioni Bersani-Rutelli è entrato anche un capitolo definito «Misure urgenti in materia di istruzione tecnico-professionale e di valorizzazione dell'autonomia scolastica», Fioroni cancella i due indirizzi liceali (tecnologico e economico) che avrebbero dovuto assorbire parte degli istituti tecnici. Il rilancio dell’istruzione tecnica ha anche lo scopo di combattere la dispersione scolastica, altissima negli istituti professionali. Per gli studenti “meno volenterosi” dopo le scuole medie si apriranno percorsi professionali triennali con l’istituzione di un albo nazionale.
SCUOLE FONDAZIONI Partendo dal presupposto dell’autonomia per ogni istituto sono previste agevolazioni fiscali. Le scuole vengono equiparate alle Fondazioni e potranno essere destinatarie di donazioni private. Per tutelare gli istituti che però non dovessero ricevere donazioni, viene previsto un «fondo perequativo» in modo da redistribuire e compensare i gettiti d’entrata. Sarà ridisegnato il Consiglio di Istituto proprio per gestire economia e organizzazione delle nuove scuole dell'autonomia: ne potranno far parte in futuro, oltre al dirigente scolastico, genitori, docenti e, per le superiori, alunni, anche rappresentanti delle autonomie locali e del mondo dell'impresa e del settore non profit, ma non i soggetti donatori. Le risorse economiche a favore delle scuole saranno finalizzate dall'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa.
La riforma aveva già alzato un polverone confermato ieri sera dalle prime reazioni provenienti dai Cobas. Per il leader Piero Bernocchi «nella gara verso la aziendalizzazione delle scuole Fioroni ha scavalcato anche la Moratti».


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