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Unità: Fioroni: gli esami di riparazione? Rimandati

A giugno «sospensione del giudizio». Ma entro settembre il debito dev’essere sanato

07/11/2007
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l'Unità

di Massimo Franchi/ Roma

UN’ORDINANZA ministeriale per chiarire a scuole, studenti e famiglie come i debiti debbano essere recuperati. Era molto attesa l’ordinanza di Fioroni. Per pri-
ma cosa ribadisce che non tornano gli esami di riparazione. Chi non recupera i debiti durante l’anno avrà un’altra possibilità. Se il consiglio di classe, che in nome dell’autonomia scolastica ha carta bianca nel decidere, ritiene che un ragazzo con uno o più debiti è in grado di recuperarli, a giugno si avvale della «sospensione del giudizio». Nei mesi estivi dovrà frequentare corsi e prima dell’inizio dell’anno scolastico una prova finale deciderà se sarà promosso o bocciato. «Si tratterà - ha spiegato Fioroni - di un recupero vero, non virtuale come accade ora».
Dopo le polemiche del mese scorso e le manifestazioni degli studenti, Fioroni ha incontrato le associazioni studentesche, recependo alcune delle osservazioni. Il loro giudizio però rimane sospeso. Secondo Roberto Iovino, coordinatore dell’Unione degli studenti, l’ordinanza «non scioglie il nodo dell’eccessiva discrezionalità che viene data ai consigli di classe: uno studente può essere bocciato anche con una sola insufficienza».
L’ordinanza stabilisce che l’«attività di recupero» entra a far parte in maniera «ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa». Entro il 31 dicembre, ogni scuola svilupperà autonomamente a livello collegiale i corsi di recupero: i criteri generali verranno decisi dal collegio dei docenti, le indicazioni organizzative dovranno essere approvate dai consigli d’istituto, mentre l’articolazione dei singoli corsi sarà delegata per intero ai consigli di classe.
Gli studenti sono tenuti alla frequenza, ma le famiglie possono anche decidere di non avvalersene. Dovranno comunicarlo formalmente per iscritto alla scuola: per chi preferisce lo studio individuale, spiga Fioroni, «saranno attivati appositi sportelli gestiti dai docenti in orari concordati». I corsi estivi potranno essere appaltati all’esterno, ma non ad enti profit (a scopo di lucro). Escluso, dunque, il cosiddetto “modello Cepu”, possibilità denunciata dai sindacati.
Nell’ordinanza si stabilisce poi che il compenso ai docenti per ogni ora di lezione di recupero sarà raddoppiato: 50 euro lordi l’ora contro i circa 25-28 di questi anni. Complessivamente il ministero ha stanziato 210 milioni di euro che si vanno ad aggiungere ai fondi già previsti per i recuperi degli ultimi anni.
Rimangono, tuttavia, ancora irrisolti alcuni punti. In primis quello della formazione delle classi che per legge deve essere definita entro luglio e che invece rischiano di rimanere in sospeso fino a settembre.
Che il problema sia però molto grave lo conferma la convocazione di Fioroni per oggi del Comitato Scientifico dei Matematici che deve trovare rimedio alla statistica più grave dei debiti: il 43,3% degli studenti lo ha in matematica.


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