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Unità-Finanziaria, tagliano 14mila posti nella scuola

Finanziaria, tagliano 14mila posti nella scuola L'emendamento del governo blocca turn over e assunzioni. La Moratti tace, tenuta fuori da tutto Marco Tedeschi MILANO Più che un t...

14/11/2004
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l'Unità

Finanziaria, tagliano 14mila posti nella scuola

L'emendamento del governo blocca turn over e assunzioni. La Moratti tace, tenuta fuori da tutto

Marco Tedeschi

MILANO Più che un temporale un autentico cataclisma potrebbe abbattersi sulla scuola (pubblica) italiana, ma il ministro della pubblica istruzione, la signora Letizia Brichetto Moratti, non ne sa nulla. Letteralmente: "ignora". Non smentisce, semplicemente "ignora", come sta scritto in un comunicato diffuso ieri. La notizia è che per aggiustare i conti sbilenchi della Finanziaria, si dovrebbero "tagliare" due insegnanti su cento: quattordicimila in tutto. Clamoroso, a due giorni dallo sciopero generale della scuola (domani con l'adesione di tutte le sigle sindacali, assemblee e manifestazione nazionale a Roma: oltre un milione di lavoratori tra insegnanti, tecnici, amministrativi e dirigenti scolastici, in servizio in Italia e all'estero). Il bel progetto in discussione si dovrebbe concretizzare attraverso il blocco del turn over e attraverso, di conseguenza, il blocco delle assunzioni a tempo indeterminato (il che significa anche il "licenziamento" dei precari). In una scuola pubblica già sinistrata dalla incuria e dalle nuove riforme pensate dal ministro Moratti, s'aggiungerebbe questo altro misfatto, che significherebbe impoverimento culturale e attacco all'organizzazione dell'insegnamento, quando l'istruzione dovrebbe essere il primo passo, nella prospettiva di un serio rilancio economico del paese.

Taglio segreto. Naturalmente è stata una sorpresa non solo per il ministro, ma anche per sindacati (che vedono la Moratti una volta all'anno) e forze politiche. All'oscuro fino al maxiemendamento in corso di definizione al consiglio dei ministri. "Per pagare il costo della manovra fiscale di Siniscalco, gli organici del personale docente della scuola italiana potrebbero venire ridotti di quattordicimila unità. Si tratterebbe - spiega la parlamentare diessina Alba Sasso - di un colpo durissimo alla qualità dell'insegnamento e al sistema scolastico nel suo complesso. Sono indiscrezioni, che attendono una conferma. Siamo però nella logica di questa Finanziaria: i soldi dovranno pur trovarli da qualche parte. Ma viene così alla luce la verità a proposito delle reali intenzioni di questo governo rispetto alla scuola e all'istruzione, dopo le tante dichiarazioni del ministro Moratti e del sottosegretario Aprea che promettevano investimenti e assunzioni".

Educazione nel mirino. Aggiunge qualcosa Enrico Panini, segretario del sindacato scuola della Cgil, qualcosa che peggiora la situazione perchè "la stangata effettiva sarà ancora maggiore, dal momento che le iscrizioni sono in aumento in diverse situazioni, per effetto della natalità, dell'immigrazione e anche della maggior scolarità nei gradi superiori, e ciò avrebbe dovuto comportare automaticamente un incremento di organico, per garantire il funzionamento delle nuove classi, che non solo non ci sarà ma che verrà sostituito da questa ulteriore riduzione. Non bastava la Finanziaria che già bloccava gli organici, ci sarà un emendamento che provvederà a ridurli ulteriormente. Avremo il bell'effetto di classi più numerose, di insegnanti in mobilità, di attività legate a quel che resta del tempo pieno cancellate".
"In tre anni di ministero Moratti - osserva ancora Enrico Panini - la scuola ha pagato il suo obolo all'economia creativa e alla privatizzazione dell'istruzione con centomila posti di lavoro in meno ed una riduzione di oltre duemila miliardi di vecchie lire di investimenti. Siamo di fronte a scelte irresponsabili che verranno pagate duramente dal lavoratori, dagli studenti e dalle famiglie. Esse ricadranno drammaticamente sul futuro dell'intero Paese".
"Lo sciopero generale di domani - conclude Panini - delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola e la grande manifestazione nazionale che si terrà Roma a fronte di questa ulteriore scelta irresponsabile diranno ancora più forte il nostro: 'Basta con questa politica'".

Il saccheggio. Che le ipotesi di emendamenti alla Finanziaria per la copertura degli oneri derivanti dalla manovra fiscale "colpirebbero gravemente la scuola pubblica statale", denuncia anche il segretario generale della Cisl scuola Francesco Scrima secondo il quale si tratterebbe "di un vero e proprio saccheggio di risorse professionali che avrebbe ricadute disastrose sulla qualità dell'offerta formativa". "L'eventuale blocco del turn-over del personale docente e non docente, unito al divieto di assunzioni a tempo determinato - spiega - significherebbe mettere a rischio la stessa garanzia del servizio". Da parte del ministero per ora solo quella dichiarazione: la Moratti non sa nulla, la questione non le è mai stata presentata.


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