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Unità: Epifani: Aggressione fascista. Polizia troppo indifferente

Il segretario della Cgil: un brutto clima, c’è il rischio che questo schema venga replicato. Veltroni: un’aggressione politica.

30/10/2008
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l'Unità

Il segretario della Cgil: un brutto clima, c’è il rischio che questo schema venga replicato. Veltroni: un’aggressione politica. Il centrodestra scarica tutto: colpa dell’opposizione che ha fomentato la piazza. «I disordini di oggi sono stati solo l’aggressione di una parte politica sull’altra», afferma Walter Veltroni, rammentando come «il grande movimento di protesta contro questo decreto», da sempre pacifico, debba restare tale.

Il Pd chiede chiarezza all’esecutivo sui fatti di piazza Navona. Sul ruolo del Blocco Studentesco e sull’azione delle forze dell’ordine di stanza sulla piazza. Il senatore Luigi Lusi domanda «come sia possibile che sia riuscito ad arrivare in Piazza Navona un camion con mazze e bastoni?».

La preoccupazione maggiore la esprime però il segretario della Cgil Guglielmo Epifani che oggi porterà in piazza a Roma le ragioni del sindacato in occasione dello sciopero nazionale della scuola. «Bisogna che il Governo stia attento a garantire il libero esplicarsi della manifestazione dei giovani - afferma - non mi piace cosa è successo questa mattina, non mi piace il clima che si è venuto a creare. Una manifestazione del tutto pacifica è stata strumentalizzata». Analizza: «Un gruppo di fascisti ha picchiato i nostri del tutto inermi. Poi sono intervenuti, non graditi, i centri sociali e lo scontro è diventato tra centri sociali e fascisti. A quel punto è intervenuta la polizia. Ma fino a quando a essere picchiati erano i nostri giovani c’è stata la sostanziale indifferenza delle forze dell’ordine». Per Epifani questo è «lo schema che abbiamo di fronte e c’è la minaccia che sia replicato anche domani (oggi n.d.r.)».

Anche Franco Giordano, ex segretario del Prc, presente in piazza ieri mattina, si è fatto un’idea chiara di quello che è successo: «Si è trattato di una provocazione messa in opera come ultima risorsa per indebolire la grande e democratica protesta degli studenti, facendola passare per uno scontro fra estremisti. La provocazione dei gruppetti fascisti aveva il palese obiettivo di minare l’unità e l’autonomia del movimento degli studenti. È invece importantissimo difendere in ogni modo quell’unità e quell’autonomia». Il centrodestra ha un’idea diversa: «Gli scontri in atto tra gli studenti in queste ore sono l’inevitabile epilogo del clima alimentato ad arte in questi giorni dall’opposizione nelle piazze», afferma Beatrice Lorenzin. Anche più grave la posizione espressa dal ministro della Difesa Ignazio La Russa che vede nelle botte per strada la fine dell’opposizione al ministro dell’Istruzione: «Non si rompono solo le sedie, ma si è rotto anche il blocco anti Gelmini. Chi attira con qualsiasi bugia chi protesta contro la Gelmini, raccoglie tempesta». Dal Pd, ancora una volta, si chiede con Pina Picierno «che il governo non fomenti la tensione». E certo non aiutano a rasserenare il clima le dichiarazioni di Berlusconi: «C’è un diritto di manifestare ma non bisogna ostacolare chi vuole studiare. Siamo stati di manica larga in quanto non bisognerebbe manifestare impedendo il normale svolgimento del traffico.

EDUARDO DI BLASI

ROMA

ediblasi@unita.it


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