Unità: Elogio della campanella.
Nando Dalla Chiesa Il caso Mamiani
Il degrado, il degrado del paese. Il paese dissestato, scombiccherato, dove dilagano tele-allegria e spensieratezza sociale. Il paese sbrindellato, un po’ cialtrone, dove non si sa mai chi trovi e quando lo trovi. Il paese dell’approssimazione, degli impegni forse-che-sì forse-che-no. Il paese degli inaffidabili. Ecco, questa Italia un po’ deformata ma autentica, che non è tutta ma è quanto basta, dove nasce, dove ha origine? In quale piccolo anfratto dell’animo o della mente di ciascuno prende il via, quando - insomma - si fa embrione sociale? Non sarà che con queste scaturigini misteriose c’entri anche il suono di una campanella?
Su questo mi sono interrogato leggendo sui giornali la vicenda del «Mamiani», il liceo romano balzato una volta di più agli onori delle cronache con la naturalezza che spetta, sorta di noblesse oblige, ai licei romani e milanesi frequentati dai figli di giornalisti, intellettuali e politici. Che cosa è dunque successo al Mamiani?