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UNità-Ed.Fisica-Una decisione che va ripensata

Una decisione che va ripensata Lucia Innocente docente di educazione fisica (Veneto) Sono un'insegnante che ha lavorato nella scuola primaria, ex media e superiore, insegno educazione motoria , f...

18/02/2005
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l'Unità

Una decisione che va ripensata Lucia Innocente docente di educazione fisica (Veneto)
Sono un'insegnante che ha lavorato nella scuola primaria, ex media e superiore, insegno educazione motoria , fisica e sportiva. Invito il ministro Moratti a RIPENSARE a livello educativo, culturale , sociale, sanitario, al danno che si crea nel dimezzare il movimento e le occasioni di sport nei giovani che già soffrono di mancanza di tempi e spazi scolastici per la pratica motoria.
Alunni e docenti
in mezzo alla strada
Giuseppe Patti
Sono un docente di educazione fisica, del SUD, profondo SUD, Trapani, dove lavorare è già un privilegio, dove i problemi non finiscono mai.......dove educare al movimento è togliere ragazzi dalla strada,....ebbene, il MINISTRO, sconosce questa realtà, non la vive. EBBENE, il Ministro propone il decreto di riforma al superiore, riducendo del 50 % le ore di Educazione Fisica, mandando in mezzo la strada non solo gli alunni ma anche i docenti.
L'Educazione fisica
nella scuola che vorrei
Antonello Pileri, Sassari
Vorrei una scuola che desse agli adolescenti la possibilità di "muoversi "ogni giorno, e desse alla maggioranza degli studenti che sono poco dotati atleticamente e un po' sedentari la possibilità di apprezzare il benessere psicofisico che deriva da una regolare attività motoria. Vorrei una scuola che attraverso il necessario rispetto delle regole in palestra insegnasse il rispetto dell'avversario, dell'arbitro e della tifoseria opposta. L'Ed. Fisica curricolare costituisce per la maggior parte dei ragazzi l'unica occasione di confronto con i coetanei sul piano motorio, l'unica occasione di presa di coscienza dei propri limiti. Una ed.Fisica facoltativa sarà sempre scelta da coloro che emergono atleticamente e pochi saranno gli studenti realmente bisognosi che sceglieranno le attività motorie
Una scelta in contrasto con l'Oms
Davide Scaglianti
Insegnante di educazione fisica del Liceo "Ariosto" e del Liceo "Carducci" di Ferrara
Desidero esprimere la mia profonda preoccupazione. È di questi giorni la notizia che il 36% dei bambini italiani (media europea più alta) soffre di problemi di sovrappeso e l'ipotesi di riduzione sopra citata è una risposta che suona come una beffa, in palese contrasto con quanto previsto nelle linee di indirizzo dei Piani Sanitari Nazionali, dell'OMS e del Consiglio d'Europa. Mi sento preso in giro, e credo che lo stesso sentimento provino le famiglie ed i ragazzi che si vedranno privati del minimo accettabile di attività motoria.


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