FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3854959
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità: E per le private Berlusconi decide di aprire le casse

Unità: E per le private Berlusconi decide di aprire le casse

Non poteva rischiare lo scontro con la Chiesa. Così il premier ha corretto Gelmini: niente tagli, state tranquilli

30/10/2008
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Non poteva rischiare lo scontro con la Chiesa. La protesta sta contagiando tutti e l’Avvenire ha già protestato con un durissimo editoriale. Così il premier ha corretto Gelmini: niente tagli, state tranquilli. Soldi alle scuole paritarie. Lo assicura il premier Silvio Berlusconi. Non vuole lo scontro con la Chiesa. Sa bene quanto stia a cuore delle gerarchie attuare la «parità scolastica», che in concreto vuole dire finanziare la scuola privata. E proprio un attimo dopo l’approvazione da parte del Senato del «decreto Gelmini» che taglia brutalmente le risorse alla scuola pubblica, lancia il suo messaggio rassicurante. La Finanziaria non si tocca, assicura tranne che sulle possibili correzioni da introdurre proprio a favore della scuola privata.

Doveva ricucire uno strappo il premier. Fare quello che non è riuscito alla Gelmini, la ministra «cattolica» che doveva rassicurare la gerarchia sul terreno concretissimo degli aiuti alle scuole «paritarie». «Quel decreto ingiustificabile e amaro ammazza le “paritarie”» tuonava l’Avvenire, esprimendo tutta la preoccupazione per il futuro delle scuole materne ed elementari «paritarie», circa 11mila istituti. E sciorina le cifre del taglio: 133 milioni di euro per il prossimo anno e ben 485 milioni alla fine del triennio 2009-2011. Monta la protesta dell'arcipelago delle associazioni cattoliche. La Fism (la Federazione delle scuole materne di ispirazione cattolica) che rappresenta il 60% delle « paritarie, chiede «l’immediato ripristino» dei tagli e «adeguate risorse per il graduale raggiungimento della piena parità scolastica». Prudente la Cei. Invita alla pacatezza, alla moderazione e all’equilibrio,

La ragione è che si attende l’esito della trattativa avviata con Palazzo Chigi. I vescovi sono rimasti bruciati dalla replica della Gelmini al Senato: neanche un accenno al ruolo «positivo» delle private.

Ma sono pragmatici alla Cei e sanno attendere. Ora a decreto approvato, mentre il rettore della Lateranense monsignor Fisichella tesse gli elogi per «la cattolica» Gelmini arriva il tanto atteso messaggio rassicurante. Curioso invece che la ministra dopo l’approvazione dfinitiva del decreto abbia disdetto tutti i prossimi impegni pubblici, tra l’altro in luoghi tradizionalmente amici: ieri non è andata all’univesrità Lateranense. Per oggi era attesa alla Luiss. ma nel trado pomeriggio di ieri ha fatto sapere che anche quell’impegno non sarebbe stato rispettato.

ROBERTO MONTEFORTE

ROMA

rmonteforte@unita.it


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL