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Unità-"È la multiculturalità la vera sfida della scuola"

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15/07/2004
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l'Unità

"È grave che la Moratti abbia chiuso l'esperienza di Milano senza un confronto con gli esponenti della cultura e degli enti locali"

"È la multiculturalità la vera sfida della scuola"

ROMA Andrea Ranieri, classi per soli islamici sì o no?
"Mah, io credo che agli insegnanti di Milano in qualche modo dobbiamo essere grati perché hanno saputo affrontare con serietà un problema rimosso da molti: il fatto che centinaia di bambini di culture diverse dalla nostra che vivono nel nostro Paese dalla terza media in poi abbandonano la scuola, spariscono. E non solo per motivi religiosi. Gli insegnanti di Milano hanno provato ad affrontare questo problema: la differenza di cultura religiosa e di valori. Affrontato questo problema col prezzo più difficile, quella parte del mondo musulmano che rifiuta i percorsi di integrazione perché è contraria al modo di vivere, di consumare e di gestire il proprio corpo tipico dell'occidente. Hanno dovuto scegliere tra due principi, entrambi fondamentali. Quello che tutti i bambini hanno diritto a un percorso scolastico comunque la pensino i genitori e l'altro principio che vuole che i bambini siano avviati a percorsi educativi comuni. Da questo conflitto che per loro deve essere stato durissimo hanno deciso che comunque i bambini dovessero avere un percorso di istruzione uguale a quello di tutti gli altri. Nella convinzione che fosse una tappa verso l'integrazione".
Ma le classi speciali per etnie religiose possono essere un modello presentabile o no?
"Io ho dei dubbi che l'esperienza di Milano possa essere un modello. Ma penso anche che sia molto difficile per una scuola riuscire da sola a dare risposte concrete. Però mi piacerebbe che il mondo della cultura italiana partisse da questa contraddizione, dal dibattito suscitato dopo questa esperienza per discutere e non trincerarsi dietro posizioni di principio. Soprattutto da chi, come il ministro della Pubblica Istruzione che oggi chiude la classe per soli islamici, è responsabile più di tutti gli altri di aver lasciato le scuole da sole. Il governo di centrosinistra aveva creato una commissione interpedagogica proprio per affrontare il tema del nostro futuro che è quello della multiculturalità. La Moratti l'ha fatta decadere. Il problema della multiculturalità è il più grande che la scuola dovrà affrontare e non solo la scuola.
Non è in questa direzione che è andato il ministro...
Io trovo che sia molto grave che il ministro abbia chiuso l'esperienza di Milano senza aprire un confronto serio su questa questione con esponenti della cultura, con gli Enti locali. Quegli insegnanti ci hanno almeno provato. Io credo che dobbiamo partire dalle esperienze già maturate in questi anni dai singoli istituti, penso a Genova, a Roma. Penso a quelle esperienze di interculturalità rese possibili grazie soprattutto all'appoggio degli Enti locali che sono stati di supporto alle scuole. Come sinistra io proporrò di fare noi quello che il governo non fa. Un monitoraggio attento delle esperienze passate e partendo da questo impegno eroico delle scuole costruire quello che è un'idea di governo della scuola. Milano non è il modello, ma meno male che ci sono stati insegnanti coraggiosi e ci hanno dato una mano a discutere. Milano è una scommessa al livello più estremo e più alto e più difficile. Non un modello, ma un punto di partenza su cui ragionare".

Andrea Ranieri
responsabile Sapere e Formazione Ds


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