Unità: E il Cnr già stringe: spese solo per l’emergenza

«Con decorrenza immediata taglio di qualunque spesa non obbligatoria». I primi effetti dei tagli della Finanziaria sulla ricerca arrivano con la direttiva del direttore generale del Cnr Angelo Guerrini. Il principale ente di ricerca pubblica italiano è in queste condizioni. Se non peggio, perché il Consiglio nazionale delle ricerche sarà probabilmente costretto a ricorrere ai finanziamenti delle banche per poter pagare gli stipendi dei dipendenti.
«È una misura cautelativa - spiega Guerrini - ma necessaria. Siamo costretti a dire ai nostri 108 istituti: se dovete comprare qualcosa fatelo solo se è necessario; se volevate un computer più potente tenetevi quello vecchio». Non un “ricatto” per avere più soldi, quindi. Ma una direttiva per non dover andare in fallimento. Le cifre infatti sono crude. «I tagli al finanziamento ordinario - spiega Guerrini - sono di 70 milioni su un totale di 540 e in più il decreto tagliaspese di luglio ci aveva già tolto 8 milioni». Dunque Guerrini ha preso carta e penna e ha scritto a tutti i responsabili per dire che, da oggi, ci sarà in pratica una riduzione inevitabile delle attività, a partire dalla partecipazione ad eventi e congressi.
Le parole sono chiarissime: «A causa delle gravissime, prevedibili conseguenze sul bilancio 2007 dei tagli disposti dal disegno di legge finanziaria 2007 al finanziamento ordinario degli Enti pubblici di ricerca - afferma Guerrini - l'assunzione di impegni da parte di tutti i centri di responsabilità dovrà essere limitata, con decorrenza immediata e fino a diversa disposizione, alle spese obbligatorie e indifferibili. Ogni assunzione di impegno dovrà essere accompagnato da una dichiarazione del responsabile del centro che attesti dette caratteristiche vincolanti».
Amaro anche il commento del presidente dell'ente, Fabio Pistella: «Ho appena dato la disposizione più amara di tutta la mia carriera - confessa - bloccando qualunque tipo di spesa che non sia indifferibile. Però dovremo ricorrere ai finanziamenti delle banche per pagare gli stipendi: non mi sembra - conclude - un buon affare».m.fr.