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Unità-Due milioni di euro pubblici, e la scuola di Pera + Università

UNA FIRMA e via. Mentre l'Università affonda, strangolata dai tagli della Finanziaria, la Moratti sottoscrive l'istituzionalizzazione della Scuola di Alti Studi Imt di Lucca, nata nel 2004 dall'i...

20/11/2005
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l'Unità

UNA FIRMA e via. Mentre l'Università affonda, strangolata dai tagli della Finanziaria, la Moratti sottoscrive l'istituzionalizzazione della Scuola di Alti Studi Imt di Lucca, nata nel 2004 dall'ingegno di Marcello Pera. Da scuola di dottorato a research university, autonoma e finanziata dallo Stato.
Il decreto è stato firmato venerdì. Grazie al pronto intervento della ministra, il presidente del Senato mette una pezza alla situazione nel suo collegio elettorale, dopo un mese e mezzo di polemiche sul suo presunto intervento nella compravendita di azioni di una partecipata del Comune. Una settimana fa era arrivato l'inserimento di Imt nel provvidenziale emendamento alla legge di bilancio, che ha dotato la creatura di Pera di finanziamenti stabili per circa 2 milioni di euro all'anno, in totale controtendenza rispetto alle drastiche riduzioni imposte agli atenei e alla ricerca italiana.
A dirigere il Consorzio interuniversitario che ha dato vita a Imt c'è Gaetano Quagliarello, consigliere per gli affari culturali della seconda carica dello Stato e l'istituto annovera tra i docenti un plotone di aderenti alla Fondazione Magna Carta, di cui Pera è presidente d'onore. Ma venerdì la Scuola ha incassato una "consacrazione" assai discussa. Che arriva ancora prima che i fondatori abbiano sottoscritto uno statuto: ad oggi esiste solo una bozza, su cui enti locali, fondazioni bancarie e atenei stanno discutendo. E che non tiene conto del parere del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (organo del Ministero), che nella relazione del settembre 2005 definiva "prematuro" l'accreditamento.
Oltre a sottolineare alcune anomalie: dalla mancanza di "una comunità scientifica consolidata" e di "un adeguato organico di docenza" per "un'iniziativa di formazione universitaria del livello più qualificato", alle perplessità sulle modalità di rilascio del titolo. L'ipotesi di istituzionalizzazione aveva già suscitato le reazioni della Scuola Sant'Anna di Pisa, uno dei quattro atenei fondatori, che potrebbe decidere di uscire da Imt assestando un duro colpo alla credibilità scientifica dell'istituto lucchese. L'ateneo pisano aveva espresso "serie perplessità", dopo aver segnalato in una delibera del cda "l'impossibilità di discutere al fine di riconfermare la collaborazione".


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