unità: Dalla Pubblica Istruzione ecco il surreale «Progetto Amico Libro»...
Lettere al giornale
Cara Unità,
mentre aspettiamo come docenti «inidonei all’insegnamento per motivi di salute» utilizzati nelle biblioteche scolastiche, il piano di mobilità previsto entro il giugno 2007 (vedi comma 68 della finanziaria 2007 che conferma l’art 35 di quella del 2003), che dovrebbe almeno mettere fine ad una snervante attesa durata ormai quattro anni e mezzo, ecco arrivare sulle nostre scrivanie (abbiamo ancora una scrivania) dal ministero della Pubblica Istruzione l’incredibile Progetto Amico Libro, «finalizzato ad accrescere nei giovani l’amore per la lettura e la conoscenza», che proclama che «la lettura è fondamentale strumento di autocultura» e prevede anche uno stanziamento di 1.000 euro per istituzione scolastica. La prima domanda che viene subito spontanea, dopo il primo attimo di sbigottimento è: chi dovrebbe occuparsi di questo encomiabile progetto se chi già, spesso da anni, si sta attualmente occupando delle biblioteche deve andarsene e transitare nel settore amministrativo, i docenti hanno ormai tutti cattedre ad orario pieno e gli ATA sono stati ridotti ai minimi termini in tutte le scuole? Forse prenderanno delle persone esterne? Bel risparmio davvero. Il Progetto prevede poi un questionario di «Rilevazione delle Buone Pratiche di lettura» già attuate nelle scuole da inviare entro il 30 maggio, dove dobbiamo inserire tutto ma proprio tutto (attività realizzate, iniziative, obiettivi, classi coinvolte...) meno un dato che è invece essenziale e che è previsto sempre in ogni progetto (altrimenti non esisterebbe): chi è il referente del progetto e chi ha realizzato tutte queste attività. Ma questa non è schizofrenia pura?
Patrizia Nozzoli, Pisa