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Unità-Dal tempo pieno alla scuola-parcheggio. Approvata la controriforma della Moratti

Dal tempo pieno alla scuola-parcheggio. Approvata la controriforma della Moratti di Eduardo Di Blasi E il primo decreto attuativo sulla "riforma" della scuola (se così si può chiamare dopo quel...

23/01/2004
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l'Unità

Dal tempo pieno alla scuola-parcheggio. Approvata la controriforma della Moratti
di Eduardo Di Blasi

E il primo decreto attuativo sulla "riforma" della scuola (se così si può chiamare dopo quello strano progetto scarabocchiato dal governo) è passato. Senza un "tempo pieno" degno di questo nome, per adesso privo di copertura finanziaria per le due "i" di informatica e inglese, con tutta la sua pletora di decisioni dubbie sia pedagogicamente (quelle inerenti l'anticipo scolastico) sia costituzionalmente (si richiama il diritto allo studio, che è un principio legato allo studente, non alla praticità della famiglia dello stesso), è passato. E' passato contro le mamme e i bambini, contro il parere di Regioni, sindacati, Comuni, insegnanti, presidi.

E' passato "un provvedimento inaccettabile che impoverisce la scuola, aumenta la diseguaglianza tra le persone, cancella le migliori esperienze pedagogiche, umilia gli insegnanti", afferma il segretario di Cgil Scuola Enrico Panini.

E ad officiare il rito del passaggio "mediatico" di questo decreto che cancella l'esame della quinta elementare (dall'anno 2004/2005, con una promessa di maggiori bocciature negli anni intermedi), inventa un nuovo tempo "pieno" a domanda individuale, consegna le classi nelle mani di un unico insegnate "tutor", un Berlusconi tirato a lucido non ha trovato di meglio da fare che prendersela con le persone che, nei mesi scorsi, sono scese in piazza per protestare contro tutto questo. Il premier ha affermato, nell'ordine: "La sinistra usa gli strumenti di Goebbels contro gli ebrei: una bugia ripetuta diventa verità"; "Vergogna. La sinistra ha messo in mano a bambini di 5 o 6 anni cartelli non scritti da loro e con affermazioni false"; "Quei bambini di certo non ci sono andati da soli. Ce li ha portati la sinistra. Così non solo ha ingannato gli italiani ma anche i propri stessi figli. Dovrebbe vergognarsi".

I propri figli non si strumentalizzano, ha affermato l'uomo che sulla testa dei suoi ha già ripetutamente giurato. Eppure sui cartelli esposti da quei bambini, quei cartelli tutti pieni di disegnini, fiorellini, manate e colori sbrodolati (chiara testimonianza che erano di fattura infantile), c'era scritto proprio quello che c'è in questo decreto attuativo. C'era appunto quella operazione (27+3+10), che compare in uno dei punti del documento approvato dal Consiglio dei Ministri. Solo che il bambino, alla fine dell'operazione, aveva per risultato "la fine del tempo pieno" (27 ore di lezione, più tre facoltative ma non si sa ancora che si farà, più altre 10 da spartire con la mensa) e il governo ottiene il "tempo pieno flessibile", che è la stessa cosa (vale a dire la fine del tempo pieno didatticamente inteso), ma suona meglio.

"Purtroppo la verità non si può ritoccare - afferma Piera Capitelli, rappresentante Ds in commissione Cultura alla Camera - con la riforma Moratti finisce il tempo pieno a favore dell'idea delle scuole parcheggio". Rincara la dose il capogruppo Ds in commissione Istruzione al senato Maria Chiara Acciarini: "È Berlusconi che dice bugie ai genitori italiani. Quella sulla garanzia del tempo pieno - attacca - sarà la terza bugia del governo Berlusconi, dopo le meno tasse per tutti e le pensioni più alte per gli anziani"

E c'è di più, come spiega Andrea Ranieri dei Ds: "Non è stata la sinistra ad aver portato per strada le mamme e i bambini. Berlusconi non ha capito che quelle persone che sono scese in piazza sono persone istruite, che leggono e che si informano. Per questo errore iniziale il capo del governo non ha nemmeno capito che non siamo noi ad aver portato le mamme in piazza: sono loro che hanno portato noi".

Adesso, quindi, passato il decreto, non è tempo di sedersi. Panini affila le armi affermando che "la battaglia inizia adesso", e, appena ascoltato l'annuncio, Cgil, Cisl e Uil, unitariamente, hanno proclamato lo stato di mobilitazione di tutto il personale della scuola. "Se nei prossimi giorni non verrà aperto un confronto finalizzato a determinare rapidamente risultati in termini di impegni e di certezza, i sindacati della scuola - affermano in una nota - decideranno le ulteriori iniziative di lotta. Piero Bernocchi dei Cobas informa: "In queste ore centinaia di comitati di genitori e lavoratori della scuola stanno decidendo l'intensificazione della lotta con occupazioni di scuole e altre iniziative eclatanti".

Con l'occasione di presentare quella che il deputato dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto ha definito "una delle più gigantesche porcate fatte da questo governo", Silvio Berlusconi ha improvvisato una nuova gag impostata sulla "zia Maria" che, non avendo nessuno che le facesse i complimenti, se li faceva da sola. Non avendo trovato nessuno (salvo il fido Giovanardi, i "giovani" di Forza Italia e qualche pasdaran dello stesso partito) che vantasse questo progetto, Berlusconi fa da sè.

Questo progetto è bello, importante, una "rivoluzione silenziosa", la prima grande riforma della scuola dai tempi della riforma Gentile". Più che altro, potremmo dire, un ritorno a quella, adatta ai tempi: siamo nel 1923, no?.


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