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Unità: Crollano le assenze per malattia degli statali

Brunetta: sono il 37% in meno, la media è di 10 giorni l’anno. Podda (Cgil): «Lo era anche nel 2006»

08/08/2008
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l'Unità

di Felicia Masocco

EFFETTI In settanta amministrazioni pubbliche, tra comuni, province, regioni, ministeri e varie, le assenze per malattia sono crollate nel luglio 2008 del 37,1% ri-

spetto allo stesso mese del 2007. È soltanto un campione, assai ridotto ma considerato «significativo» dal ministero guidato da Renato Brunetta che proietta il calo, estendendolo sull’intero universo pubblico (che di amministrazioni ne conta migliaia). Il ministero traduce la percentuale in persone che invece di stare a casa vanno al lavoro: sono 25mila in più. Mentre la media di giorni per malattia si assesta sui 10 l’anno anche nel pubblico. Inevitabile la soddisfazione del ministro che da quando si è insediato ha prodotto norme e annunci contro i lavoratori pubblici e ora trionfa per i risultati. Mentre nell’opinione pubblica si va sedimentando l’idea che tutti i lavoratori pubblici siano fannulloni, con buona pace per gli onesti.

Le cifre di Brunetta vengono però contestate dalla Cgil. Il segretario di Fp, Carlo Podda, cita i dati della Ragioneria dello Stato, che già nel 2006 dicevano che le assenze per malattia nel settore pubblico erano a 10,5 giorni l’anno. Per cui «la notizia semplicemente non esiste», taglia corto Podda. «Solo chi è accecato da un furore ideologico può non accorgersi che persino il ministero non può oscurare del tutto la verità», e il suo commento. Il sindacalista fa notare che nel documento del ministero è scritto che «il confronto con i dati del Conto Annuale non è del tutto corretto» in quanto i dati della Ragioneria dello Stato si riferiscono al totale delle assenze retribuite e non alle sole assenze per malattia. «Ma il rapporto - continua Podda - nasconde accuratamente che i risultati presentati si basano proprio su questa sostanziale differenza. Comparare dati non omogenei è statisticamente scorretto, trarne valutazioni politiche lo è ancor di più, ma ci consola il fatto che l’indagine ci dà ragione».

La replica del ministero di Brunetta non si è fatta attendere. È la segreteria tecnica a spiegare che i dati presentati ieri «fanno riferimento a quanto rilevato direttamente dal ministero con un apposito questionario. «La variazione tra il 2007 e il 2008 - si legge in una nota - è, dunque, calcolata su dati omogenei e confrontabili, riguardanti le giornate di assenza per malattia». Il riferimento al Conto annuale serve - per il ministero - «per evidenziare come l’attuale, netta, riduzione delle assenze rappresenti un cambio strutturale rispetto ad un trend storico». Una tendenza che, sempre secondo il ministero, vede a circa 20 giorni di assenza retribuita per dipendente «fonte Ragioneria Generale dello Stato». La nota non dice se i 20 giorni siano di malattia oppure, come sostiene il sindacato, dovuti anche a permessi


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