Unità-Cosa prevede la Riforma

Cosa prevede la Riforma

La "sperimentazione" bocciata ieri dalle Regioni avrebbe dovuto anticipare già a quest'anno i punti della riforma.
Cosa prevede la riforma. Il decreto attuativo del Ministero riordina le superiori secondo la distinzione tra licei e formazione professionale. Se si opterà per la prosecuzione degli studi dopo il primo ciclo si accederà al sistema dei nuovi Licei, che diventano otto: Artistico, Scientifico, Classico, Linguistico, Tecnologico, Musicale, delle Scienze Umane ed Economico.
Addio agli istituti tecnici. Il testo della riforma prevede la "licealizzazione" degli istituti tecnici e delega integralmente la formazione professionale alle Regioni: essa si articola in quattro anni obbligatori e in uno opzionale al quale accede solo chi intende andare all'università.
Lo stop delle Regioni. I Governatori contestano l'avvio "non concordato" della riforma del secondo ciclo. Si oppongono al cosiddetto "doppio canale" liceo-formazione e al sistema di copertura economica della formazione, che graverebbe interamente sulle Regioni. Oggi, invece, i costi sono coperti all'80% dal Fondo sociale europeo e solo per l'11% dalle Regioni.
Il no delle imprese. Anche dal mondo delle imprese è arrivato uno stop alla riforma Moratti: la trasformazione dei vecchi istituti tecnici in licei economici e tecnologici infatti non assicura un'adeguata formazione professionale, sfornando tecnici "meno preparati".