Unità: Contratto «sperimentale» per tre anni Sciopero revocato
INTESA NELLA NOTTE
/ Roma
Quello che non si è fatto in cinque mesi si è fatto in cinque ore e all’alba di ieri governo e sindacati hanno messo la firma sotto un accordo, anzi due. Il primo prevede per gli statali aumenti lordi mensili di 101 euro a decorrere dal primo febbraio 2007. La cifra è media: sarà inferiore per gli enti locali, superiore per la scuola. Ai 3,7 miliardi già stanziati sono stati aggiunti 600 milioni «somma che ha scadenze che si armonizzano con gli equilibri del nostro bilancio», ha assicurato Prodi che ha commentato positivamente la mediazione sui contratti triennali. È il contenuto del secondo documento. Si prevede che entro la fine dell’anno venga avviato un negoziato per introdurre in via sperimentale nel comparto pubblico il contratto triennale. Il primo triennio sarà 2008-2010. Questo è il risultato di una notte sull’ottovolante. Ed è il frutto di mediazioni e di limature perché sul fronte governativo il ministro dell’Economia ha puntato i piedi sia sugli aumenti sia sulla triennalità di cui non ha apprezzato il rinvio. La situazione si è sbloccata solo dopo che Prodi ha tenuto una riunione ristretta con Epifani, Angeletti e Bonanni. Sul fronte sindacale era stata la Cgil a irrigidirsi sulla concessione qui e ora di un anno in più di durata senza porre paletti, se non altro per non cambiare surrettiziamente il modello del luglio ‘93. Alla fine il documento sul triennio è stato firmato solo dai sindacati di categoria, non dai leader di Cgil, Cisl e Uil. Più disponibile si erano mostrate la Uil e la Cisl. E a tratti si è avvertito il rischio di una clamorosa rottura dell’unità sindacale.
«È un accordo molto equilibrato», è il commento del ministro Luigi Nicolais. «È prevalsa la responsabilità - afferma il leader Cisl Raffaele Bonanni -. Abbiamo ottenuto quanto pattuito in precedenza. Ora si potrà discutere su come migliorare la produttività e premiare il merito». «Abbiamo respinto il tentativo di diluire l’aumento dei 101 euro che, grazie alla nostra determinazione, decorre dal febbraio e non dal 31 dicembre 2007», aggiunge per la Uil Luigi Angeletti che rilancia su contratti triennali per tutti. Non la pensano così le Rdb-Cub che bocciano l’accordo «bidone» e l’Ugl che con Renata Polverini parla di «passo indietro».
fe.m.