FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3797693
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-"Ci vuole ben altro per parlare di fine della recessione"

Unità-"Ci vuole ben altro per parlare di fine della recessione"

MARIGIA MAULUCCILa segretaria confederale Cgil: è un cambiamento irrilevante, parliamo dello zero virgola "Ci vuole ben altro per parlare di fine della recessione" "Un cambiamento irr...

12/08/2005
Decrease text size Increase text size
l'Unità

MARIGIA MAULUCCILa segretaria confederale Cgil: è un cambiamento irrilevante, parliamo dello zero virgola

"Ci vuole ben altro per parlare di fine della recessione"

"Un cambiamento irrilevante. Stiamo parlando di zero virgola, di nulla. Non è nemmeno una linea di tendenza, chè va consolidata. Ed è un dato ben al di sotto di quello statunitense e degli altri paesi europei".
Berlusconi e Siniscalco gridano già vittoria: lo 0,7% di crescita del pil nel secondo trimestre significherebbe essere fuori dalla recessione, dicono.
"Per carità. Un osservatore, tanto più con responsabilità di governo, tutto può dire tranne che siamo usciti dalla recessione e che i problemi sono finiti. I problemi sono tutti lì, sul piatto". Marigia Maulucci, segretaria confederale Cgil, commenta i dati diffusi dall'Istat sulla crescita del prodotto interno lordo.
È comunque un segnale positivo. Dovuto a quali fattori?
"Intanto, va detto che l'aumento sembra più consistente perchè nel trimestre precedente eravamo scesi dello 0,5%. Morale: facendo i conti, adesso siamo allo 0,2% di crescita. Ripeto: stiamo parlando di nulla. Se chiudiamo il 2005 con una crescita di pil allo 0%, come stima il governo nel Dpef, cos'è? Un risultato positivo? Oltretutto, ci sono delle contraddizioni evidenti con il dato del nuovo crollo della produzione industriale, meno 3%, e con le previsioni al ribasso fatte l'altro giorno da Standard ' Poor's, che segnalano una totale sfiducia nella futura capacità di crescita dell'Italia".
Invece di usare il dato in modo strumentale, che cosa dovrebbe fare il governo?
"Quello che serve ora è trovare le risorse per sostenere gli investimenti, servono politiche economiche di sostegno, altrimenti questo vagito di culla può venire immediatamente strozzato sul nascere".
Pensa alla Finanziaria?
"A misure da introdurre in Finanziaria, sì. L'obiettivo del governo dovrebbe essere quello di reperire risorse, e di controllare in modo rigoroso i conti pubblici. È evidente che le due cose sono connesse, se non vogliamo che le risorse vengano subito bruciate dall'enormità del debito pubblico".
E come si trovano le risorse per gli investimenti?
"Un grande bacino è quello dell'investimento finanziario, com'è sotto gli occhi di tutti proprio in questi giorni. Bisogna procedere con la tassazione di quelle rendite, questo può essere molto utile al processo produttivo. Qui c'è un mercato fuori controllo, girano capitali che nascono e si sviluppano per non aver pagato le tasse".
Altre misure da adottare?
"C'è la grande minaccia che incombe su cittadini e imprese della corsa del prezzo del petrolio. Il governo deve iniziare ad abbassare le accise. Chiaro che non vuole: i proventi delle accise finora hanno finanziato l'inutile taglio delle tasse. In realtà, queste sono risorse che dovrebbero servire a sostenere i redditi da retribuzioni e pensioni innanzitutto, e poi sostenere l'investimento produttivo delle imprese. Altrimenti avremo un paese sempre più popolato solo da immobiliaristi e finanzieri, con l'avallo del presidente del Consiglio".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL