FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3788909
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-Ci hanno telefonato e hanno detto:non portate la bimba a scuola

Unità-Ci hanno telefonato e hanno detto:non portate la bimba a scuola

"Ci hanno telefonato e hanno detto: non portate la bimba a scuola" BOLOGNA "Lo Stato rifiuta alla nostra bambina disabile la scuola dell'obbligo. Lo stesso Stato che l'ha resa tale con una vac...

16/09/2004
Decrease text size Increase text size
l'Unità

"Ci hanno telefonato e hanno detto:
non portate la bimba a scuola"

BOLOGNA "Lo Stato rifiuta alla nostra bambina disabile la scuola dell'obbligo. Lo stesso Stato che l'ha resa tale con una vaccinazione obbligatoria". Una denuncia accorata, quella di due genitori bolognesi, con una figlia gravemente disabile che ieri, come tutti gli altri bambini dell'Emilia-Romagna, sarebbe dovuta tornare sui banchi di scuola. Ma non è stato possibile, perché mancava l'insegnante di sostegno.

Un vero schiaffo per i genitori, che si dicono "delusi e furibondi" per questo diritto negato. "Ci hanno telefonato il giorno 14 - raccontano chiedendo l'anonimato -, peraltro prendendosela molto comoda. E ci hanno chiesto di posticipare il ritorno di nostra figlia - la scuola iniziava il giorno dopo - al lunedì successivo. "Non c'è il sostegno", ci hanno spiegato, avrete letto i giornali...". La famiglia protesta: la bimba avrebbe dovuto entrare in una classe nuova, una difficoltà a cui ora si aggiunge questo trattamento differenziato. La scuola trova, in extremis, un educatore di una cooperativa, che però non potrà arrivare prima di oggi e che comunque, a causa del caos graduatorie di quest'anno, ha un incarico soo per pochi giorni, in attesa di un "avente diritto". Su cosa succederà poi, su che tipo di persona seguirà la bambina la famiglia non ha alcuna certezza. "Tutto vero - spiega la direttrice della scuola - il posto di sostegno per la bambina doveva essere assegnato dal Csa (l'ex provveditorato, ndr) che però non ha trovato nessun docente disponibile nelle sue graduatorie. Solo a questo punto la scuola ha potuto cercare un insegnante scorrendo la propria graduatoria, ed era ormai il 13, così come solo lunedì ci è arrivata la circolare del ministero che autorizzava le nostre nomine". Dunque ai tagli ai posti di sostegno, "che ci sono stati, eccome", quest'anno si sono sommati "i forti ritardi nelle procedure delle nomine che - conclude la dirigente - ci hanno impedito di organizzarci per conto nostro". Che poi vuol dire pagare di tasca propria degli educatori per coprire le ore di sostegno mancanti. Un altro passaggio che contribuisce non poco a far saltare la continuità didattica: importante in generale, fondamentale nel caso di un alunno disabile. "Nostra figlia in 5 anni ha cambiato ben 10 maestre e 6 educatori - raccontano ancora i genitori della piccola esclusa - e infatti la bambina già era agitata perché l'educatrice che aveva l'anno scorso, e a cui era affezionata, non sarebbe tornata. Ora anche questo trattamento: i disabili e i loro genitori vengono lasciati completamente soli".
a.com.

genitori disperati


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL