Unità: Caro libri, l’Antitrust indaga gli editori

di Roberto Monteforte/ Roma

GLI EDITORI SCOLASTICI sotto accusa per il caro libri. L’Antitrust ha aperto una formale istruttoria contro l’Aie, l’Associazione italiana editori di pubblicazioni scolastiche, per verificare se vi siano state politiche lesive della concorrenza nel mercato dell’edi-
toria scolastica.
Che siano pesanti i rincari dei libri di testo lo hanno già constatato le famiglie italiane all’apertura dell’anno scolastico. Il giro di affari dei libri di testo, solo per le scuole superiori, è pari ad oltre 1,6 miliardi di euro l’anno. Nei giorni scorsi l’associazione di consumatori l’Altroconsumo aveva denunciato all’Antitrust incrementi sino al 10% rispetto allo scorso anno. L’Autority per la concorrenza ha deciso di vederci chiaro e ha aperto una formale istruttoria nei confronti dell’Aie chiedendo alla Guardia di Finanza di verificare l’andamento dei prezzi negli ultimi tre anni. L’obiettivo è accertare, chiarisce l’Antitrust, se «l’Aie, in quanto associazione di imprese, possa aver rivolto alle proprie associate indirizzi sui comportamenti di mercato da tenere, suscettibili di configurare intese restrittive della concorrenza». In particolare si intende verificare se «mettendo a disposizione di tutti gli operatori, attraverso i propri database, informazioni dettagliate sulle tipologie di libri e le condizioni di prezzo degli stessi, possa aver agevolato il coordinamento delle politiche commerciali e distributive degli editori».
Plaudono all’iniziativa Adusbef e Federconsumatori da tempo impegnati nella denuncia di tali rincari. «Non deve essere più tollerato - spiegano Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori) - il giochetto degli editori, di rendere obsolescenti ed inutilizzabili, testi scolastici validi con il semplice cambio di copertina, di capitoli o di paragrafi, mantenendo inalterato i testi, aggiornando ed aumentando il prezzo del 5-6% sull’anno precedente».
«Prendiamo atto dell’avvio dell’inchiesta formale» è stata la risposta del presidente dell’Aie, Federico Motta. «Siamo sereni: le accuse che sono mosse nei nostri confronti sono prive di fondamento. Stiamo comunque collaborando con l’Antitrust: abbiamo iniziato a farlo ben prima dell’avvio del procedimento nei nostri confronti e continueremo a farlo nel modo più chiaro e trasparente».
Commenti positivi all’azione dell’Antitrust da parte dei sindacati. Il segretario della Flc-Scuola, Enrico Panini chiama in causa la politica e soprattutto il ministro dell’Istruzione. «Non possono delegare ad altri questioni che la riguardano direttamente» e chiede «un controllo vero ed efficace sulla dinamica dei prezzi dei libri di testo che non può superare l’inflazione». Il segretario della Uil-Scuola, Massimo Di Menna giudica «utile» l’iniziativa ma invita ad attenderne l’esito e chiede «borse di studio per la famiglie bisognose» e «defiscalizzazione delle spese per l’istruzione».
«Vigilare sulla trasparenza del mercato è anche un modo per garantire ulteriormente il diritto allo studio» commenta il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni che come Palazzo Chigi, giudica «più che opportuna l’iniziativa dell’Antitrust tesa a verificare che il mercato dei libri scolastici abbia tutti i requisiti di correttezza e trasparenza». Quindi ricorda che «con l’obbligo di istruzione elevato a 16 anni, entrerà in vigore dal prossimo anno anche un tetto di spesa per i libri scolastici per le scuole secondarie superiori. Dissipare ogni dubbio su eventuali turbative del mercato in questo settore - conclude - significa offrire al mondo della scuola e alle famiglie una tranquillità in più».