Unità-Basta
10.08.2003 Basta di a.p. Acccerchiata dalla strategia delle menzogna, l'opposizione sta valutando la possibilità di uscire dalla commissione Telekom Serbia. Riteniano una reazione legittima, ...
10.08.2003
Basta
di a.p.
Acccerchiata dalla strategia delle menzogna, l'opposizione sta valutando la possibilità di uscire dalla commissione Telekom Serbia. Riteniano una reazione legittima, fondata e condivisibile abbandonare l'aula dove, come ha detto all'Unità il segretario dei Democratici di sinistra, Piero Fassino, si mette in gioco legalità e stato di diritto, si aggredisce il centrosinistra per coprire il fallimento del governo.
Pensiamo che vada smascherato una volta per tutte il gioco sporco delle commissioni vendetta.
Non solo la Telekom, ma anche la farsesca Mitrokhin e quella in gestazione contro i magistrati "eversori", costruite dal partito degli imputati con la volontà dichiarata di mettere alla gogna e, possibilmente, mandare in galera, giudici e oppositori. Crediamo che si debba dare la risposta più drammatica e determinata al piano golpista ormai sotto gli occhi di tutti: togliere di mezzo l'avversario Prodi futuro candidato premier del centrosinistra, l'avversario Fassino segretario del maggior partito di opposizione, l'avversario Dini reo di aver sostituito Berlusconi nel '95. Andarsene non sarebbe un Aventino, una dimostrazione di debolezza, addirittura una ammissione di colpa, come qualcuno teme. Al contrario, si mette fuori dalle istituzioni chi usa il Parlamento con chiare finalità antidemocratiche e intimidatorie, persino nei confronti del Quirinale. Offende e calpesta la Costituzione chi pratica il sistematico abuso di potere e la criminalizzazione dell'avversario politico, basandosi sulle dichiarazioni di un falsario patentato e senza avere mai mostrato lo straccio di una prova. Senza, però, il controllo totale dell'informazione, il gioco sporco delle commissioni-vendetta avrebbe il fiato corto. Ecco, invece, ogni giorno, ogni sera i cinque Tg agli ordini del presidente-padrone suonare la grancassa sulle "clamorose rivelazioni" del falsario patentato. Mentre, lontano, in fondo alla scena Prodi, Fassino e Dini invano fanno cenno di no. È un tritacarne ben congegnato. È tempo che l'opposizione dica basta.