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Unità-Basta con la spada di Damocle sul numero degli insegnanti"

Basta con la spada di Damocle sul numero degli insegnanti" I sindacati alla Moratti: "La Finanziaria non può strangolare la scuola: le classi scoppiano, didattica a rischio" Roberto Montefort...

02/02/2005
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l'Unità

Basta con la spada di Damocle sul numero degli insegnanti"

I sindacati alla Moratti: "La Finanziaria non può strangolare la scuola: le classi scoppiano, didattica a rischio"

Roberto Monteforte

ROMA La Finanziaria 2005 non può comprimere le effettive esigenze della scuola italiana, per questo non è accettabile come "vincolo insormontabile" quel tetto al personale a docenti e personale ausiliario fissato dalla legge. Per questo devono essere garantiti "tutti i posti che sono necessari per garantire l'effettivo funzionamento del sistema scolastico". È quanto scrivono al ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti i segretari generali di Flc-Cgil, Cisl scuola e Uil scuola in un documento "unitario" dedicato proprio alla definizione degli organici del personale scolastico.
Il contenzioso tra sindacati della scuola e ministro, così, si arricchisce di un altro capitolo. I rappresentanti dei lavoratori della scuola lo avevano già rilevato, ma ora lo pongono con decisione sul tavolo della trattativa. È inaccettabile quel "vincolo a non superare la consistenza numerica della dotazione del personale docente in organico di diritto per l'anno 2004/2005, prevista nella Finanziaria 2005". Spiegano le ragioni di questa posizione. Intanto perché quel vincolo "costituisce una inaccettabile penalizzazione per la scuola",perché "non dà risposte sufficienti alle esigenze rappresentate da diverse realtà" che poi le autorità scolastiche riconoscono, si rileva, "attraverso l'autorizzazione di ulteriori posti sia in organico di diritto che, soprattutto, in organico di fatto". I sindacati criticano questa "sempre più accentuata diversificazione tra organico previsionale e dotazioni attribuite" nei fatti. Produce "conseguenze assolutamente negative" perché crea incertezza sulle risorse professionali, sulla stabilità e sulla continuità didattica: definite tutte "condizioni assolutamente necessarie per le esigenze di progettazione e programmazione proprie della scuola dell'autonomia". Questa situazione impedirebbe di fornire alle famiglie le necessarie garanzie "in termini di offerta formativa".
Gli effetti del blocco delle assunzioni per Cgil, Cisl e Uil scuola sono già evidenti. "In numerose Regioni - denunciano - conduce addirittura a un sensibile aumento del rapporto medio alunni/posti". Un danno per la scuola pubblica e per i suoi utenti. E rilanciano. Chiedono al Ministero di "individuare risorse per garantire organici adeguati" necessari per far fronte a quelle situazioni dove, proprio per l'esiguità delle dotazioni attribuite in passato, vi sono "classi sovraffollate, alterazioni di modelli didattici e organizzativi consolidati, a partire dal tempo pieno e prolungato, con gravi lesioni dei diritti all'utenza". Il documento sindacale entra nel merito. Mette in risalto le contraddizioni della Moratti che per la scuola dell'infanzia pone in astratto l'"obiettivo della generalizzazione del servizio, la riduzione delle liste d'attesa e l'attivazione degli anticipi". Solo parole, se poi "non assicura garanzie sulle risorse da destinare a quest'ordine di scuola". Stesso discorso per le scuole primarie, dove a causa delle carenze di organico sono stati "alterati modelli didattici e organizzativi del tempo pieno". È a rischio anche il "tempo prolungato" nella secondaria di primo grado dove, si aggiunge una "situazione di provvisorietà delle discipline, negando addirittura la regolare costituzione dell'organico di diritto per la II lingua comunitaria, disciplina regolarmente prevista nell'orario obbligatorio". Sono necessari più docenti e più personale Ata anche nella secondaria di secondo grado "per consentire l'attuazione della prevista interazione tra scuola e centri Formazione Professionale".


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