Unità: Aule più sporche, in 4000 rischiano il posto
Una circolare della Gelmini impone la riduzione ad elementari e medie dei servizi di pulizia Il taglio riguarda il 25% delle attività. Contro la direttiva Cgil, Cisl, Uil cercano un confronto
Laura Matteucci
Qualcosa come 4mila lavoratoriche rischiano il posto, e centinaia dimigliaia di bambini delle scuole elementarie medie d’Italia che rischianodi avere una scuola meno pulitae meno «sicura». Queste le conseguenzedi una circolare ministerialeche fa capo a Mariastella Gelmini,datata 14 dicembre e inviata allescuole il 22 (ultimo giorno primadelle vacanze natalizie), e che in sostanzaimpone un taglio del25%allespese di pulizie e sorveglianza atutte le scuole di primo e secondogrado, a partire dal primo gennaio,anche in presenza di contratti d’appaltogià in corso e in scadenza tragiugno e dicembre 2010. Con lastessa nota, peraltro, vengono ridotteanche le spese per le supplenzee i costi amministrativi. Quantoalla scuola, insomma, l’unico aumentosembra proprio essere quellodegli stipendi dei professori di religione.E, per il resto, è un florilegiodi riduzioni. «Tagli che si sommanoa quelli che abbiamo già avutonegli anni passati - spiega ElisaCamellini della Filcams Cgil nazionale- Stiamo parlando di persone,perlopiù donne, che già lavoranoda 2 a un massimo di 5 ore giornaliere,con contratti part-time: ridurreulteriormente significa lasciarlea casa». Per contrastare le direttive,che interessano circa 10mila lavoratoridel settore, ieri mobilitazione sindacalea Taranto, domani scioperodelle aziende di pulizia interessate aFirenze.PULIZIA A GIORNI ALTERNIMa è soprattutto dai confronti giàaperti con le Regioni (sono loro a gestirela partita degli appalti) che Cgil,Cisl e Uil sperano di trovare una soluzioneal problema. Che, però, sembraancora lontana. Nei giorni scorsiil direttore dell’Ufficio scolastico regionaledell’Emilia Romagna, LucianoFanti, ha inviato una nota ai dirigentiscolastici per fornire loro un«consiglio» su come ovviare al tagliodi un quarto del budget ministeriale:«Per quanto riguarda aule e serviziigienici, che come noto comportanoun costo più rilevante - ha scritto - lapulizia potrebbe essere fatta a giorni alterni, anziché quotidianamente».Pronta la replica della Flc-Cgil locale:«Oltre alla qualità della scuola,con queste linee di indirizzo si metteaddirittura in discussione la salutedegli alunni e del personale cheopera nella scuola: è chiaro che aulee bagni vanno puliti tutti i giorni,il suggerimento è inapplicabile».Al di là dei singoli casi, le critichedella Flc Cgil sono rivolte alla circolarenel suo complesso: «Ridurredel 25%la spesa per gli appalti - diceuna nota - vuol dire costringerele scuole a ridurre il servizio e adaumentare i carichi di lavoro delpersonale dipendente dalle ditte dipulizia e degli stessi collaboratoriscolastici. Tutto ciò a partire dallaprevisione che nel 2010 occorreràuna diminuzione della prestazione