Unità-Atenei, si allarga la protesta Idea dimissioni per i rettori
Atenei, si allarga la protesta Idea dimissioni per i rettori ROMA Si sta allargando a macchia d'olio la protesta del mondo universitario. Sul banco degli imputati c'è il disegno di legge sullo...
Atenei, si allarga la protesta Idea dimissioni per i rettori
ROMA Si sta allargando a macchia d'olio la protesta del mondo universitario. Sul banco degli imputati c'è il disegno di legge sullo stato giuridico della docenza attualmente all'esame del Parlamento, ma sullo sfondo restano anche altre questioni spinose come la più volte lamentata carenza di finanziamenti per il settore e il provvedimento con il quale si intende modificare l'ordinamento didattico universitario rispetto al modello del "3+2". Decine e decine di assemblee si stanno svolgendo negli atenei italiani e aumentano di ora in ora le prese di posizione di senati accademici e consigli di facoltà, da Roma, a Padova, Napoli, Lecce, Cagliari... In molte facoltà la contestazione si sta traducendo in sospensione della didattica, esami congelati e stato di agitazione permanente. Chiara e univoca - afferma l'Andu (Associazione nazionale docenti universitari) - è la critica che emerge dai documenti e dalle mozioni firmate: "no" alla messa a esaurimento del ruolo dei ricercatori, reclutamento in una terza fascia di professore (che dovrà essere introdotta) di almeno 20.000 giovani nei prossimi anni e una vera riforma dei concorsi che distingua nettamente il reclutamento (concorsi nazionali) e l'avanzamento di carriera (giudizi nazionali di idoneità a numero aperto). Il quale il pro-rettore de La sapienza di Roma Gianni Orlandi ha auspicato la proclamazione di una giornata di protesta alla quale partecipino tutti. "Quello sul tappeto - ha sottolineato - non è un problema corporativo della docenza: c'è in gioco il futuro dell'università italiana e del suo ruolo, c'è in gioco il futuro di sviluppo e di progresso del Paese". E i ricercatori sono stati chiari: "Anche se si dovessero concludere i blocchi dei docenti, noi - ha avvertito il coordinatore nazionale Marco Merafina - andremo avanti a oltranza finché non c'è segnale da parte del ministro Moratti di ritiro del disegno di legge". Il Presidente della conferenza dei rettori Piero Tosi ha ribadito la necessità di abbandonare le soluzioni prospettate dal Governo invitando il ministro a non ignorare i tanti, tantissimi pronunciamenti dei senati accademici. Per l'Andu sarebbe opportuno che per protesta si dimettano, con dimissioni vere come in Francia, i rettori, i presidi e i presidenti dei consigli di corso di studio.