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Unità: Approvata la Finanziaria 2007 Prodi: «Sviluppo ed equità»

Meno tasse per il 90% delle famiglie

01/10/2006
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l'Unità

Dieci ore di Consiglio dei ministri per un parto difficile, quello della Finanziaria 2007 che segna una discontinuità secca con quelle del quinquennio berlusconiano. La manovra decisa con questa Finanziaria è complessivamente di 33,4 miliardi, una mediazione tra l´ipotesi iniziale di 35 e la richiesta, soprattutto di sindacati e dell´ala sinistra dell´Unione, di una correzione da 30 miliardi. La parte più consistente della Finanziaria, 18 miliardi, è dedicata allo sviluppo e al riequilibrio della tassazione sui redditi. Gli altri sono tagli e manovra sui conti. Per comprendere la portata delle misure decise basti pensare che si tratta della seconda manovra in ordine di grandezza in tutta la storia della Repubblica, dopo quella decisa dal governo Amato nel 1992 quando l´Italia era sull´orlo della bancarotta. Sono le conseguenze di anni di «cattiva amministrazione» come ha spiegato il presidente del Consiglio Romano Prodi. Prodi ha parlato di una manovra che coniuga equità e giustizia con rigore e sviluppo. Il deficit rientrerà al 2,8% del prodotto interno lordo, già nel 2007, come chiesto da Bruxelles. I provvedimenti cardine della legge finanziaria sono quelli già ampiamente anticipati nei giorni scorsi. Innazitutto la riduzione del cuneo fiscale promessa in compagna elettorale. Si tratta di 6 miliardi già nel prossimo anno, dei quali potranno beneficiare da febbraio i lavoratori e da luglio le imprese. A regime, negli anni successivi, la riduzione della differenza tra stipendio lordo e stipendio netto beneficerà di altri 3 miliardi di sgravi. Un altra questione chiave, decisa dal governo e che preoccupa non poco le imprese, è l'anticipo al prossimo anno della riforma del TFR: entro luglio i lavoratori salariati dovranno decidere chi dovrà gestire i soldi della loro liquidazione. I trattamenti di fine rapporto di coloro che non sceglieranno un proprio fondo pensione finiranno in un apposito fondo, che sarà creato nelle case dell'Inps. Per quanto riguarda gli interventi sull´Irpef, il 90% delle famiglie italiane, quelle cioè che hanno un reddito inferiore ai 40 mila euro l´anno, nel 2007 pagheranno meno tasse per la riduzione delle aliquote Irpef. Per i redditi tra i 40 mila e i 75 mila euro ci sarà un´aliquota del 41 per cento, che salirà al 43 per quelli sopra i 75 mila euro. Per i redditi più bassi ci sarà inoltre un aumento degli assegni familiari. Corposo il capitolo degli interventi per la riqualificazione e il miglioramento della spesa sociale: si va dai libri scolastici agli asili nido, ai fondi speciali istituiti in favore di famiglie, disoccupati e immigrati. Al Mezzogiorno è poi dedicata un'ampia parte della legge: sono previsti numerosi investimenti in infrastrutture, soprattutto quelle che consentono un miglioramento ambientale. Calabria e Sicilia avranno a disposizione ulteriori fondi per opere infrastrutturali, a compensare la mancata realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. In favore dell'ambiente anche la politica fiscale sulle automobili: esenzione per cinque anni dal bollo auto per i veicoli ecologici "euro quattro" e contemporanea istituzione del superbollo per i SUV. E proprio le misure in favore dell'ambiente hanno consentito a Prodi di superare l'opposizione dei Verdi, fino all'ultimo decisi ad opporsi alla Finanziaria, così come era stata presentata alle parti sociali giovedì. Solo aggirato, invece, e solo per il momento, il dissenso dell'Udeur, che vede nella riformulazione delle aliquote IRPEF un possibile attacco a quel ceto medio che Clemente Mastella considera la sua base elettorale. La sinistra radicale plaude alle misure contro il lavoro nero e per l'attenuazione della precarizzazione dei dipendenti. L'Ulivo soddisfatto parla di un buon punto di equlibrio raggiunto. Di segno opposto naturalmente le reazioni dell'opposizione. Il centro-destra boccia senza la Finanzia del Governo Prodi e lo fa con linguaggi e formule da campagna elettorale: Per il vice-cordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, «il Governo fa macelleria sociale a più livelli, addirittura - aggiunge l'ex socialista - si vuole introdurre il ticket sul pronto soccorso». L'Udc parla di «centro-sinistra in stato confusionale».


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