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Unità-Antisemitismo, ora la Moratti si sveglia

Dopo le polemiche sull'università di Torino, Ds e Udc contro il ministro: troppo insensibile. E lei scrive ai rettori Antisemitismo, ora la Moratti si sveglia ROMA Dopo le polemiche e le accu...

12/05/2005
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l'Unità

Dopo le polemiche sull'università di Torino, Ds e Udc contro il ministro: troppo insensibile. E lei scrive ai rettori

Antisemitismo, ora la Moratti si sveglia

ROMA Dopo le polemiche e le accuse, la Moratti è costretta ad uscire allo scoperto sull'antisemitismo che rischia di annidiarsi e allargarsi nelle università. Riservandosi di adottare "formali atti istruttori", il ministro dell'Istruzione ha rivolto ieri un appello ai rettori e ai responsabili accademici tutti "affinché siano sollecitamente adottati idonei provvedimenti nei confronti dei responsabili" di episodi di intolleranza di matrice antisemita. "Condanno fermamente - ha dichiarato il ministro - i gravi episodi di intolleranza verificatisi nelle ultime settimane in alcuni atenei italiani, in particolare a Torino, ed esprimo la mia piena solidarietà a tutti coloro che ne sono stati oggetto".
Il blitz della Moratti sembra fatto apposta per "coprirsi" prima che il caso antisemitismo dallo specifico caso di Torino finisca per propagarsi in altre università. I Ds e l'Udc proprio ieri hanno accusato il ministro di essersi lavata le mani con una polemica difficile da gestire. "In tema di antisemitismo - avevano denunciato i senatori Luigi Compagna (Udc) e Tonini (Ds) - il ministro Moratti ha mostrato più volte una grande insensibilità". Nessuna parola infatti nonostante da quasi una settimana su tutti i giornali imperversi la polemica sulla contestazione nei confronti di una docente ebraica di Torino, appunto, criticata per aver invitatato ad una lezione di geografia un esponente politico israeliano. Nonostante le prese di posizione contro ogni intolleranza espresse dall'ateneo. Nonostante appena martedì un gruppo di studenti del collettivo autonomo abbia provocatoriamente costruito in facoltà un "muro" simbolico "per protesta contro quello di Sharon in Cisgiordania". Di più ha potuto la rimostranza dell'ambasciatore israeliano in Italia, che ha chiesto al ministro di battere un colpo.
Arrivato ieri, abbastanza timido. Nei giorni scorsi intanto Tonini e Compagna si erano rivolti a Berlusconi e Fini "interlocutori che, a differenza del ministro dell'Istruzione, sono sempre parsi assai più attenti su una questione di libertà che va al di là dello stesso recinto accademico". Al Presidente del consiglio e al ministro degli Esteri, i senatori hanno presentato una interrogazione "perché gli episodi di antisemitismo verificatisi nell'ultimo anno nelle nostre università siano denunciati e documentati alla Conferenza internazionale di Cordova sull'antisemitismo, promossa a metà giugno dall'Osce, l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa".


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