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Unità-Alba Sasso: "Stanno distruggendol'autonomia culturale della scuola"

deputata Ds: "Il ministro Moratti porta indietro le lancette della storia" Alba Sasso: "Stanno distruggendol'autonomia culturale della scuola" ROMA "Il problema non è religione sì, religion...

28/05/2004
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l'Unità

deputata Ds: "Il ministro Moratti porta indietro le lancette della storia"

Alba Sasso: "Stanno distruggendol'autonomia culturale della scuola"

ROMA "Il problema non è religione sì, religione no" esordisce Alba Sasso, parlamentare Ds e per anni presidente del Cidi (Centro iniziativa democratica insegnanti). "La scuola pubblica deve essere aperta a tutte le religioni - aggiunge - deve essere pronta a valorizzare le differenze, a integrare le culture. La presa di posizione della Moratti va contro un processo che la scuola italiana sta portando avanti da tempo. Un dato è certo: sul terreno dell'accoglienza, dell'integrazione e del dialogo tra le culture la scuola è più avanti rispetto alle politiche di viale Trastevere. E quando il ministro afferma di porre: "l'antropologia cristiana a fondamento dell'istruzione", riporta la scuola indietro. Perché mette in discussione la scuola come luogo del sapere condiviso, come luogo di una formazione e di un'etica pubblica che rispetta le scelte personali di ognuno. Così si va verso una privatizzazione del sapere. Ed è questa la cosa che più mi lascia perplessa: consegnare la scuola a poteri altri e non alla sua autonomia culturale, alla sua libertà di insegnamento e di proposta culturale, di individuazione di percorsi".
La Moratti ha fatto sua l'antropologia cristiana, ma un ministro della Repubblica non dovrebbe richiamare i valori della Costituzione?
"Per la Costituzione non ci sono differenze di cultura, razza e religione. Non ci possono essere discriminazioni. Questo ministro fa le sue scelte: ha affidato la presidenza del comitato per la deontologia professionale al cardinale Ersilio Tonini; ha messo in ruolo i docenti di religione e poi non ha vigilato sulle scuole paritarie. Sono dati preoccupanti".
Eppure con il cardinale Ruini il ministro Moratti invoca la formazione di una cultura comunitaria nella scuola...
"Sì, ma a prescindere dalla comunità reale che oggi la scuola esprime con i suoi docenti, gli studenti, i genitori, le realtà del territorio. La scuola è più avanti rispetto al percorso indicato dalla Moratti e alle sue chiusure".
Come si spiega questa linea di viale Trastevere: debolezza culturale o tentativo di guadagnarsi l'appoggio politico della Chiesa ?
"Sono presenti tutte e due: esprime debolezza culturale ed anche logica di scambio. Questa uscita del ministro Moratti mi sembra esprimere la stessa matrice culturale della sua decisione di togliere l'Evoluzionismo dalle Indicazioni nazionali, che di fatto sostituscono i vecchi programmi scolastici. Ora fa sua l'antropologia cristiana. Ma la scuola deve essere diretta dalla Chiesa o è ancora scuola della Repubblica? Nella scuola pubblica ci deve essere il rispetto di tutte le religioni, di tutte le culture, di tutte le convinzioni, di tutte le idee e questo proprio perché è scuola pubblica. È dall'incontro di tutto questo che si forma un'etica pubblica. Altrimenti siamo allo Stato etico che impone una visione del mondo".
r.m.


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