Unione sarda-Scuola, quella circolare è illegittima
Monta la protesta in Italia contro le direttive della Moratti sulle iscrizioni per il prossimo anno "Scuola, quella circolare è illegittima" La Cgil sarda: un atto di forza per attu...
Monta la protesta in Italia contro le direttive della Moratti sulle iscrizioni per il prossimo anno
"Scuola, quella circolare è illegittima"
La Cgil sarda: un atto di forza per attuare la controriforma
"Continua la sequenza di atti illegittimi da parte del Governo". Ultimo pomo della discordia - in tutta Italia - nel mondo della scuola è la circolare del ministero dell'Istruzione che, oltre a fissare al 31 gennaio la scadenza per le domande di iscrizione al prossimo anno, detta le procedure per il completamento della riforma Moratti in tutti i cinque anni delle elementari e in prima media. "Un modo di procedere - accusa la Cgil sarda - che determinerà confusione, improvvisazione, illegittimità e conflittualità, che solo chi vuole portare la scuola pubblica al disastro può perseguire". Il segretario regionale della Cgil-scuola, Peppino Loddo, ribadisce il suo giudizio negativo sulla riforma e sostiene che "questa circolare è un atto di forza per imporre il decreto di attuazione della legge Moratti che non esiste giuridicamente, impantanato com'è nelle commissioni parlamentari. È enorme la resistenza ai contenuti di questa controriforma che a distanza di un anno non riesce a vedere la luce. Ora ci riprovano ma noi impugneremo tutti gli atti amministrativi non conformi al rispetto delle norme vigenti". La protesta sta montando in tutta Italia e sabato prossimo si riverserà sulle strade di Roma.
Uno degli aspetti preoccupanti riguarda le regole per l'anticipo dell'età scolare, sia nella scuola dell'infanzia che alle elementari, per i bimbi che compiano i 3 o i 6 anni entro febbraio 2005. "L'esperienza del trascorso anno - denuncia Loddo - per ammissione degli stessi genitori è stata negativa e oltrettutto non c'è neppure la garanzia di esaudire la richiesta di frequenza anticipata, legata com'è alla disponibilità di risorse degli enti locali e di un numero adeguato di personale". Preoccupano ancor di più le prospettive per i ragazzi che terminano la scuola media, avendo la riforma Moratti abolito la legge sull'obbligo scolastico a 15 anni e non esistendo ancora "le gambe", ossia i decreti di attuazione, della riforma stessa. "Oggi questi studenti possono scegliere di iscriversi alle superiori, di frequentare un corso di formazione oppure di starsene a casa semplicemente. Gran bel risultato per l'Isola, l'enorme calo di iscrizioni alle superiori dell'anno scorso rischia di diventare una voragine, rendendo più drammatici i tassi di dispersione e di mortalità scolastica che ci collocano ai non invidiabili primi posti a livello nazionale". Insomma, chi si iscrive oggi lo fa al buio, in assenza di modelli organizzativi ("Un fai da te pericoloso") e in presenza di risorse sempre più limitate. Così è a rischio anche il tempo scuola. Per farla breve: "In un'Isola in cui si taglia a colpi di mille unità all'anno - dice il segretario della Cgil-scuola - riducendo pesantemente ogni residuo scampolo di offerta formativa che ci eravamo conquistati negli anni, capiamo bene cosa succederà: chi vorrà qualcosa in più dovrà comprarselo dalle agenzie private. Ce n'è d'avanzo per dichiararci seriamente preoccupati per il regolare andamento del prossimo anno scolastico. La Cgil scuola svolgerà ogni azione per impedire illegittimità e forzature di qualsiasi tipo".