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Unione sarda-Scuola, professori sul piede di guerra

Giba. Contestano il metodo adottato dalla dirigente per l'adozione del piano formativo Scuola, professori sul piede di guerra Hanno abbandonato il Collegio dei docenti in massa. Contro la...

16/04/2005
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L'Unione Sarda

Giba. Contestano il metodo adottato dalla dirigente per l'adozione del piano formativo
Scuola, professori sul piede di guerra
Hanno abbandonato il Collegio dei docenti in massa. Contro la decisione del dirigente scolastico di Giba di adottare il Piano di offerta formativa senza prendere in considerazione le loro osservazioni non avrebbero avuto altra scelta. Così una cinquantina di professori delle scuole materne, elementari e medie di Giba, Piscinas, Masainas e Sant'Anna Arresi hanno deciso di lasciare l'assemblea in segno di protesta, dichiarando, simbolicamente, guerra. "Per il comportamento antisindacale e l'atteggiamento dispotico della dirigente che ha, di fatto, impedito l'espressione democratica del Collegio", accusano le associazione di categoria della scuola. Dopo oltre cinque mesi di scaramucce più o meno cruente, la rivolta dei docenti dell'istituto comprensivo di Giba (che raggruppa anche le scuole di Piscinas, Masainas e Sant'Anna Arresi) è esplosa lunedì scorso in tutta la sua gravità. Ancora una volta l'oggetto del contendere è il Piano di offerta formativa (Pof). I professori, documenti alla mano (rimostranze scritte già inviate a tutti i sindacati e alle direzioni scolastiche regionali e provinciali), speravano nell'inserimento di una loro mozione nell'ordine del giorno. "Una prerogativa garantita al Collegio dei docenti", sottolinea Fernanda Loi, responsabile territoriale della Cgil Scuola. Peccato che invece di una votazione i professori si sarebbero trovati di fronte a una circolare della dirigente con la quale veniva adottato il Pof. A quel punto, i docenti hanno deciso di abbandonare l'assemblea in segno di protesta. Non solo. Quarantasette di loro (su 106 presenti alla riunione) hanno sottoscritto un documento che ha preso la volta di Cagliari, diretto ai dirigenti scolastici regionali. "La dirigente ha impedito la votazione e ogni genere di confronto", sottolinea ancora Fernanda Loi. Se lo scontro è divampato con il Pof si è poi acceso con la discussione sulle schede di valutazione. "Sono state letteralmente imposte dal dirigente", rincara la dose Gianluigi Rescaldani, rappresentante della segreteria territoriale della Cisl Scuola. Per questo i sindacati hanno invocato a più riprese l'intervento di Armando Pietrella, dirigente scolastico regionale. Impegnata dal lavoro, la dirigente Anna Maria Portas ieri non ha trovato il tempo di replicare alle accuse piovutegli da più parti. L'unica concessione è una dichiarazione laconica: "Non ho niente da dichiarare". Maurizio Locci


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