Unione sarda-Scuola, Cgil attacca: stop a tagli e precari
A Cagliari il leader Panini rilancia la battaglia Scuola, Cgil attacca: stop a tagli e precari Contro i tagli del ministro Moratti e il progetto di smantellare la scuola pubblica,...
A Cagliari il leader Panini rilancia la battaglia
Scuola, Cgil attacca: stop a tagli e precari
Contro i tagli del ministro Moratti e il progetto di smantellare la scuola pubblica, contro il precariato che nell'Isola assume proporzioni drammatiche (oltre 12 mila) e a difesa della democrazia sindacale negli istituti. Reduce dalla manifestazione di sabato a Roma, la Cgil Scuola sarda lancia, da Cagliari, il guanto di sfida contro la riforma che nell'Isola ha tagliato quest'anno oltre mille cattedre. Una riscossa che partirà dalle elezioni delle Rsu (rappresentanze sindacali unitarie) che si terranno dal 9 all'11 dicembre nei 1600 istituti isolani.
Dall'incontro di ieri, cui ha partecipato il segretario nazionale Enrico Panini, è partita anche una raccolta di firme contro il primo decreto di attuazione della riforma Moratti. "La scuola pubblica è a rischio e siamo chiamati a una grande battaglia per la sua difesa - è l'allarme lanciato in apertura dei lavori dal segretario regionale Peppino Loddo - tante scuole sarde hanno fatto sapere di non essere d'accordo con questa visione reazionaria che vuole riportarci indietro a un tempo che non vogliamo torni più". Stigmatizzando nel suo complesso la controriforma, la Cgil critica l'intenzione del Governo di eliminare le Rsu e gli organi collegiali e di voler ridisegnare "in senso autoritario" il lavoro del personale scolastico. Come ha spiegato Enrico Panini, "sono stati predisposti due disegni di legge che hanno l'obiettivo di trasformare il personale scolastico in funzionari del Governo eliminando la contrattazione". Tre le iniziative. La prima: chiedere 100 mila immissioni in ruolo per superare il precariato cronico (il Governo prevede 15 mila assunzioni nel 2004 che nell'Isola si tradurrebbero in alcune centinaia di posti). La seconda: impedire che gli istituti tecnici e professionali siano trasferiti alle Regioni. La terza: raccogliere firme a difesa del tempo pieno e prolungato nelle scuole medie inferiori. Per bissare il successo ottenuto nelle elezioni del 2000 (più del 33% delle preferenze) la Cgil ha messo in campo 418 liste con 1113 candidati. "Una risorsa umana immensa", ha commentato Giorgio Asuni, segretario della Camera del Lavoro di Cagliari, ricordando come l'Isola possieda il tasso di laureati più basso in Europa e di diplomati più basso d'Italia. "La battaglia della scuola è stata fatta propria dalla Cgil", ha evidenziato Giannarita Mele, della segreteria regionale, annunciando la partecipazione dei rappresentanti della scuola sarda alla manifestazione nazionale del 6 dicembre.
Alessandro Zorco