Unione Sarda-Sassari Alberghiero senza futuro: sos di studenti e professori

Sassari Alberghiero senza futuro: sos di studenti e professori
"La riforma Moratti declassa gli istituti tecnici". Gli insegnanti della scuola alberghiera di Sassari e Arzachena sono sul piede di guerra per un provvedimento che snatura la vocazione delle scuole dove operano. Una settimana fa i docenti hanno scioperato compatti per evidenziare i rischi che corrono gli istituti tecnici superiori. Si sono riuniti a Roma di fronte al ministero dell'Istruzione per un sit - in: hanno lanciato un segnale forte di fronte alla sede del potere. "Quando entreranno in vigore le nuove normative, spariranno i laboratori e gli insegnanti specializzati che vi lavorano ? sostengono a gran voce i professori ? verranno sostituiti con esperienze dirette da parte degli studenti all'interno delle aziende". E se da un lato c'è un positivo avvicinamento tra la scuola e il mondo del lavoro, dall'altro s'intravede lo spettro della speculazione e dello sfruttamento. Società pubbliche o private (barricate dietro il miraggio di uno stage o un tirocinio e quindi di un fantomatico posto di lavoro) potrebbero approfittarsi della manodopera gratuita e gli allievi non riceverebbero più un'adeguata formazione di base. La riforma prevede anche la regionalizzazione delle scuole professionali con un'ulteriore abbassamento del livello formativo e impone allo studente una decisione precoce sul tipo di studi che intende affrontare. I docenti dell'Alberghiero lanciano il monito su come il loro istituto potrebbe perdere quelle caratteristiche che ha spinto lo stesso ministro Moratti a definirli "il fiore all'occhiello nella formazione professionale", in grado di offrire uno sbocco lavorativo praticamente immediato. "Sbaglia chi vede nella scuola e nell'istruzione una fonte di guadagno ? ha sostenuto lo Snaipo, il sindacato di categoria ? si deve far business in altri settori, senza penalizzare la formazione dei nostri giovani. Lo Stato mantenga inalterati gli schemi degli istituti professionali, conservando le risorse di un corpo docente altamente specializzato". Gabriele Sardu