Unione sarda-Le mamme di via Beethoven contro il tutor in classe

Ridateci le vecchie maestre"
Le mamme di via Beethoven contro il tutor in classe
Una petizione con oltre cento firme per dire no al tutor nelle classi. I genitori delle seconde della scuola elementare di via Beethoven sono sul piede di guerra. Dal primo giorno di inizio delle lezioni, senza nessun preavviso, i bambini si sono ritrovati in classe la nuova figura del tutor, prevista dalla riforma Moratti.
Una rivoluzione che non è andata giù alle mamme che adesso chiedono il ritorno all'organizzazione modulare dell'anno scorso. In caso contrario già da oggi terranno i bimbi a casa fino a quando non saranno presi provvedimenti.
"Col tutor sembra di tornare indietro all'insegnante polivalente delle vecchie scuole elementari e questo non ci sta bene", spiega Anna Pisano, mamma di un bimbo della seconda E. "L'anno scorso abbiamo iscritto i bambini con l'organizzazione modulare a tempo prolungato con due rientri settimanali e con tre insegnanti che ruotavano nelle due classi e vogliamo che si continui su questa strada".
La nuova organizzazione è inaccettabile anche perché, aggiunge un'altra mamma promotrice della petizione,"abbiamo accompagnato i bambini a scuola il venti settembre e di punto in bianco abbiamo trovato che era stata applicata la figura del tutor senza dirci niente. O le cose torneranno come prima o altrimenti l'unica cosa da fare sarà disertare le lezioni. E' contro la legge applicare nuovi provvedimenti senza avvisare i genitori". Lo scorso anno scolastico i bambini delle elementari frequentavano le lezioni di italiano, matematica, storia e geografia sotto la guida di tre insegnanti che si dividevano tra due classi. Due volte alla settimana i piccoli restavano a scuola anche il pomeriggio fino alle sedici e trenta. Ora invece la scuola di via Beethoven ha applicato le nuove modifiche della riforma che prevedono un maestro unico polivalente (il tutor) e un insegnante costretto a svolgere esclusivamente i laboratori. ""Queste modifiche" dice un' altra mamma Laura Podda, "costituiscono un grave danno al percorso cognitivo e affettivo dei bambini e la disgregazione di quell'insieme forte all'interno del quale sono nati e cresciuti. Un insieme costituito dal team, dal gruppo classe, dalle modalità e dai tempi di organizzazione della didattica".
Già da oggi i genitori potrebbero lasciare i bambini a casa. " Decideremo il da farsi nel corso di una riunione tra di noi e se le cose non cambieranno oltre a non andare in classe prenderemo anche altri provvedimenti".
Insomma i problemi per gli istituti cittadini sembrano solo all'inizio. Tra riforma e interventi di ristrutturazione in numerosi edifici scolastici si preannuncia un anno tutt'altro che agevole per gli oltre diecimila studenti quartesi.
I lavori predisposti dall'assessorato ai lavori Pubblici costringeranno gli alunni della scuola materna di via Sant'Antonio a trasferirsi nei locali della casa famiglia mai aperta di Sa Forada e i bimbi di via Vespucci a migrare in viale Colombo.

Giorgia Daga
I