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Unione sarda-Anche la scuola sarda lunedì in piazza

Sciopero nazionale contro la riforma Moratti: manifestazione a Roma, corteo a Cagliari Anche la scuola sarda lunedì in piazza La Sardegna sarà in prima fila, lunedì, per lo sciopero...

13/11/2004
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L'Unione Sarda

Sciopero nazionale contro la riforma Moratti: manifestazione a Roma, corteo a Cagliari
Anche la scuola sarda lunedì in piazza
La Sardegna sarà in prima fila, lunedì, per lo sciopero nazionale unitario della scuola italiana, indetto da Cgil, Cisl e Uil, Cobas e Gilda Scuola. La Federeazione lavoratori della conoscenza (Cgil) annuncia una delegazione, a Roma, di un centinaio di lavoratori. Nel mirino c'è la riforma voluta dal ministro dell'Istruzione Letizia Moratti. Una manifestazione è stata organizzata anche a Cagliari. L'appuntamento è per le 9.30 di lunedì in piazza Garibaldi: si raggiungerà, in corteo, piazza del Carmine. La Confederazione sindacale sarda aderisce allo sciopero generale. Le Rsu (Rappresentenze sindacali unitarie) della provincia di Cagliari invitano a partecipare "lavoratori della scuola e non, studenti, genitori, organizzazioni politiche e sindacali, movimenti e cittadini tutti per opporsi allo smantellamento della scuola pubblica". Un appello sottoscritto da 180 rappresentanti delle Rsu di numerose scuola della provincia di Cagliari. In un documento unitario, sottoscritto da Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Cobas, viene contestate le "pericolose proposte di legge del Governo che puntano alla decontrattualizzazione, alla gerarchizzazione accentuata del lavoro docente, alla limitazione della democrazia scolastica e alla esclusione della gestione della scuola che rappresenta la società". Nel mirino anche "il peggioramento della situazione dei lavoratori Ata". Obiettivo di Cgil, Cisl, Uil e Cobas è "portare al centro dell'attenzione della società italiana e sarda la necessità di un rafforzamento della scuola stata, dello sviluppo della conoscenza e della ricerca", riaffermando "la natura di servizio indispensabile dell'istruzione, nazionale, aperto a tutti e obbligatorio per gli adolescenti". Le quattro sigle evidenziano la necessità di rivendicare "maggiori risorse per la scuola statale, per il rinnovamento delle sue strutture e per valorizzare professionalmente, economicamente e socialmente i suoi lavoratori". Si chiede senza mezzi termini "l'abrogazione della legge Moratti e dei decreti applicativi" e, con questo obiettivo, si sollecita "un'iniziativa anche al Consiglio regionale della Sardegna". Su temi più specificamente sardi, Cgil, Cisl, Uil e Cobas "va contrastata l'applicazione di queste riforme in Sardegna, che peggiorano le già condizioni del sistema scolastico sardo. Un sistema su cui si sono scaricate in questi anni pesantissime operazioni di tagli di docenti e Ata, di classi e di posti di sostegno ad opera della direzione scolastica regionale, mettendo a repentaglio il diritto allo studio in Sardegna e acuendo i già drammatici tassi di dispersione e mortalità scolastica". L'invito: "Chi non può recarci a Roma per la manifestazione nazionale, lunedì venga a Cagliari".

13/11/2004


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