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Unione Sarda-Altri tagli nelle scuole: cancellati 279 posti Ata

Prevista una riduzione del personale amministrativo Altri tagli nelle scuole: cancellati 279 posti Ata Poche assunzioni e molti tagli. Non solo il ministero dell'Istruzione stipulerà pochi ...

19/05/2004
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L'Unione Sarda

Prevista una riduzione del personale amministrativo
Altri tagli nelle scuole: cancellati 279 posti Ata
Poche assunzioni e molti tagli. Non solo il ministero dell'Istruzione stipulerà pochi contratti a tempo indeterminato (appena il 2,7% del fabbisogno), ma nel prossimo anno scolastico verranno effettuati ulteriori tagli agli organici del personale Ata (Amministrativo, tecnico e ausiliario). Una scelta fortemente contestata dai sindacati del settore, preoccupati per il possibile blocco del funzionamento delle scuole isolane.
I numeriLa scure del ministero dell'Istruzione non si ferma e nel prossimo anno scolastico i posti in meno, per quanto riguarda il personale Ata, saranno 279. Circa il 3% del totale. In sostanza, le nuove immissioni in ruolo, appena 59, basteranno a coprire meno di un quinto dei posti che saranno tagliati, a partire dal prossimo settembre. Inoltre, negli ultimi anni si assiste a una progressiva riduzione dei posti: dal 2002/2003 al prossimo settembre saranno tagliati complessivamente 389 posti. Se poi si fa un'ulteriore analisi, prendendo in considerazione solo i collaboratori scolastici (i bidelli, che svolgono un ruolo importantissimo soprattutto nella scuola dell'infanzia, in quella elementare e media), i tagli riguarderanno 216 posti nel 2004/2005, pari al 3,5% del totale. Negli ultimi tre anni sono stati persi, anche in questo caso, oltre 350 posti di lavoro. I docenti, infine, come anticipato alcune settimane fa dall'Unione Sarda, saranno 279 in meno (il 3% del totale), mentre altri 110 sono già stati eliminati nell'ultimo anno.
I sindacatiI tagli, che si aggiungono all'esiguo numero di assunzioni previste dal piano del ministero dell'Istruzione (su indicazione del ministero dell'Economia), appena 500 in Sardegna tra docenti e amministrativi, delineano un quadro preoccupante per le scuole isolane. La Cisl Scuola, per bocca del segretario regionale Pino Ciulu, dà una "valutazione nettamente critica e negativa sul provvedimento, perché esso mette seriamente a rischio la funzionalità dei servizi e i livelli di tutela e sicurezza degli alunni, a iniziare dai servizi alla persona, alla sorveglianza, fino all'assistenza per i portatori di handicap". La Cisl contesta inoltre lo scarso potere decisionale lasciato dal Ministero alle direzioni regionali, a causa dei vincoli imposti dalla legge finanziaria. Mentre la Cgil appare più critica sul ruolo della direzione regionale della pubblica istruzione e della stessa Regione: "Non ci sembra che sia stato fatto uno sforzo significativo", afferma Peppino Loddo della Cgil Scuola, che ribadisce l'adesione del sindacato allo sciopero di venerdì prossimo. "La situazione della Sardegna è aggravata dal fatto che i tagli sono superiori alle percentuali di diminuzione degli alunni e nel prossimo anno scolastico non ci sarà spazio neanche per i supplenti".

Giuseppe Deiana


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