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Undici settembre di pace

Undici settembre di pace di Gian Franco Benzi L'11 settembre decine di migliaia di persone marceranno da Perugia ad Assisi per la pace e per un'economia di giustizia nel mondo, perc...

11/09/2005
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Undici settembre di pace

di Gian Franco Benzi
L'11 settembre decine di migliaia di persone marceranno da Perugia ad Assisi per la pace e per un'economia di giustizia nel mondo, perché la guerra, il terrore e la miseria siano banditi dalla Terra. La Cgil ci sarà, come c'è stata in tutti questi anni, con la volontà e la determinazione di un'organizzazione che si è impegnata a contrastare, senza se e senza ma, la guerra ovunque essa si produca e con essa ogni radice di ingiustizia e di negazione dei diritti delle persone. Lo abbiamo testimoniato in questi ultimi tre anni, con la straordinaria mobilitazione contro la guerra in Iraq, e continuiamo a testimoniarlo con la solidarietà e la nostra iniziativa per tutte le situazioni in cui guerra e violenza si manifestano quotidianamente. Al contempo alimentiamo le ragioni e le proposte per rendere possibile la parola d'ordine: mai più guerra, mai più terrorismo, mai più violenza.

Non basta un appello contro la guerra. Occorre battersi perché essa non si riproduca. Occorre mobilitare e attivare tutti gli strumenti di cui disponiamo, combattendo anche l'inerzia che a volte li anima e la sfiducia che li circonda, a cominciare dall'Onu con tutte le sue istituzioni. In una realtà in cui la globalizzazione non aumenta e non diffonde opportunità di sviluppo, bisogna agire perché la giustizia sociale, a cominciare dalla cancellazione della povertà, sia una dimensione concreta e possibile per tutti. Proprio oggi, in un contesto di guerra, di violenza, di iniquità, non ci possiamo rassegnare e dobbiamo valorizzare rapporti, processi di contaminazione, politiche culturali di questi anni, di cui la Cgil è stata una delle forze animatrici.

La Marcia, con l'Onu dei popoli e l'Onu dei giovani che la precedono, rinnova ancora una volta le domande sulla pace e sulla lotta alla povertà poste dalla maggioranza degli italiani al governo, che finora le evase tutte. Abbiamo deciso di realizzare questo momento esemplare di mobilitazione su scala globale l'11 settembre, ultima data prima dell'Assemblea generale dell'Onu che, nonostante i cattivi presagi, ci auguriamo possa dare risposte alla domanda di pace e di giustizia. La grande fascia bianca che formeremo domenica deve essere la più lunga, e anche la più determinata nel pretendere scelte nuove dai capi di Stato e di governo riuniti a New York.
(www.rassegna.it, 9 settembre 2005


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