Una rete hi-tech per condividere le buone pratiche
Oltre 120 istituti scolastici con progetti di didattica hi-tech molto avanzati. Una vera e propria mappa di eccellenze, che in queste settimane di emergenza sanitaria da coronavirus ha attivato un network di solidarietà con le altre scuole italiane.
Alessia Tripodi
Oltre 120 istituti scolastici con progetti di didattica hi-tech molto avanzati. Una vera e propria mappa di eccellenze, che in queste settimane di emergenza sanitaria da coronavirus ha attivato un network di solidarietà con le altre scuole italiane.
Sono gli istituti che offrono didattica a distanza della rete Indire, l’istituto di ricerca del Miur, dei quali riportiamo in queste pagine tutti i riferimenti. Non solo i dettagli sui numerosi progetti attivi, ma anche i nomi e gli indirizzi email dei docenti referenti, che possono essere contattati per attivare una condivisione di ”best practice” da scuola a scuola. In questo momento particolare (e difficile) per le scuole, con la chiusura imposta dal governo per contenere il contagio da coronavirus, appare più che mai importante offrire strumenti pratici per sostenere la didattica e mantenere unite le classi, seppur a distanza.
Risorse che si aggiungono a tutte le iniziative per la didattica hi-tech messe in campo da Viale Trastevere, che sin dal primo stop alle lezioni ha attivato una sezione del sito completamente dedicata alla didattica a distanza e un un indirizzo mail per assistere le scuole (supportoscuole@istruzione.it).
#la scuola che non si ferma
Della lista di eccellenze fanno parte anche istituti aderenti al Movimento delle Avanguardie Educative, il progetto di ricerca sull’innovazione didattica nato nel 2014 da Indire e da 22 scuole fondatrici e che oggi riunisce più di 1.100 istituti in tutta Italia. In questi giorni le Avanguardie hanno lanciato il «Manifesto della scuola che non si ferma» per dare risposte alle famiglie e agli studenti che vivono l’emergenza sanitaria. Realizzando tra l’altro, insieme alla rete delle Piccole Scuole (altro Movimento che comprende gli istituti con un ridotto numero di studenti o che si trovano in luoghi isolati), un ciclo di webinar formativi per sostenere dirigenti e docenti delle scuole chiuse per contenere il contagio. «Crediamo in una scuola che si rinnova e non si ferma, anche in condizioni di emergenza», scrivono in un nota le 27 scuole polo di Avanguardie che hanno dato vita al Manifesto. Il documento «si sviluppa attorno a sei assi portanti: crescita, innovazione, responsabilità, sistema, rete e comunità» e «alla base c’è l’dea di fare comunità: docenti, dirigenti, personale della scuola, famiglie e studenti, insieme per affrontare l’emergenza che potrà migliorare e far crescere la scuola in Italia». Il Manifesto è aperto a tutte le scuole che vogliono partecipare: per farlo, spiegano le Avanguardie, è sufficiente condividere sui propri profili social il documento pubblicato sul sito Indire (www.indire.it/progetto/avanguardie-educative) utilizzando l’hashtag #Lascuolanonsiferma.
I webinar
Sul sito Indire (www.indire.it) è possibile partecipare al programma di webinar gratuiti per imparare metodi e strumenti per la didattica a distanza, a disposizione della comunità scolastica in occasione dell’emergenza coronavirus. Il calendario dei seminari, messi a disposizione della comunità per fronteggiare l’emergenza coronavirus, è in costante aggiornamento. E nelle ultime settimane ha visto crescere le adesioni: secondo Indire, nella prima settimana di marzo ha registrato in 4 giorni 160 mila utenti, di cui 7.500 docenti. I webinar sono completamente gratuiti ed erogati tramite la piattaforma Cisco Webex e sul sito Indire si trovanotutte le istruzioni per iscriversi e partecipare.