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Ultimo giorno di scuola. Gli studenti ringraziano

Lettere al direttore di Mario Calabresi

06/06/2014
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La Stampa

Gentile Direttore, siamo i genitori di alcuni bambini che quest’anno finiscono la quinta elementare alla scuola Rayneri di Torino (San Salvario). Durante questi cinque anni hanno superato molte difficoltà, dalla morte del papà di un loro compagno, all’alternarsi ogni anno dell’insegnante delle materie scientifiche e con numerose supplenze. Si tratta di una classe che ha avuto la fortuna di avere un’insegnante d’italiano «speciale», che è riuscita, da sola, a tirare fuori il meglio da questi bimbi, molti dei quali con storie familiari difficili.
Quest’anno, in quinta, è arrivata finalmente una maestra di matematica con la stessa passione per l’insegnamento. I nostri figli hanno conosciuto così due «vere maestre», che sono riuscite a comunicare loro non solo la passione per lo studio ma anche l’importanza di non accettare tutto così come appare, ma a porsi delle domande, a essere curiosi.
I bambini volevano salutare le loro maestre in modo particolare e hanno scritto una lettera. A noi genitori è venuto in mente che avrebbero potuto mandarla a La Stampa, nella speranza che venga pubblicata, se possibile venerdì 6 giugno, ultimo giorno di scuola. In un momento in cui la scuola viene spesso criticata, ci sembra bello che la nostra esperienza positiva possa essere segnalata proprio dal suo giornale, che si distingue nella valorizzazione di quanti operano bene nella scuola.
A nome di tutti i genitori,  
Cristina Falai, rappresentante di classe
 
Cara La Stampa, siamo 24 bambini di quinta elementare e vorremmo tanto che venerdì 6 giugno, pubblicassi questa lettera: è per la nostra maestra Renata, una maestra davvero speciale!

Cara Renata, sei stata una maestra preziosa e importante per tutti noi. Ci hai insegnato ad esprimere le nostre emozioni e sei riuscita a trovare, in ognuno, i nostri punti di forza.
Le tue lezioni non sono mai state noiose e ci hai sempre stimolato a ragionare e a fare domande.
Grazie a te abbiamo imparato ad andare d’accordo nonostante i nostri caratteri così diversi: ci hai insegnato che le differenze sono una ricchezza e non un ostacolo. Insieme a te abbiamo passato molti momenti felici e superato momenti difficili.
Divertendoci abbiamo imparato tante cose: abbiamo dipinto, lavorato la selce e la creta, organizzato dei musei in classe, scritto dei libri e vinto tanti concorsi.
Siamo felici che la scuola finisca e incomincino le vacanze, ma siamo anche tristissimi al pensiero che il prossimo anno non saremo più in classe con te.
Quest’anno, finalmente, è arrivata anche la maestra Sandra, che ci ha aiutato a recuperare in matematica e scienze. Anche lei ha la tua stessa passione, allegria e un po’ di follia (come farci partecipare alla nascita di sette pulcini!).
Non pensate però, care maestre, di liberarvi di noi: continueremo a venirvi a trovare e a salutare, invidiandoli, i bambini che avranno la fortuna di avervi come maestre.
Vi vogliamo tanto bene
I vostri bambini della VC

Oggi per gli studenti della maggior parte delle regioni d’Italia è l’ultimo giorno di scuola. Ho ricevuto e subito scelto questa lettera perché mi sembra un bell’omaggio agli insegnanti; a tutti quelli - e sono tantissimi - che anche quest’anno, al di là delle polemiche, degli stipendi inadeguati, delle riforme riuscite o fallite, ogni giorno hanno fatto e continuano a fare del loro meglio per il futuro delle nuove generazioni.
Mario Calabresi


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