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Ugolini a tutto campo: il reclutamento statale non si tocca, presto assunzioni e concorsi

Durante un’interrogazione al Senato, il sottosegretario ha confermato che il Governo si opporrà sino in fondo alla legge della Lombardia n. 7/2012: è terreno di competenza esclusiva dello Stato. Nessun blocco sulle immissioni in ruolo. Presto i bandi per la selezione diretta.

24/07/2012
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La Tecnica della Scuola

Alessandro Giuliani

Il Governo rimane fermo sulla non adeguatezza della legge regionale della Lombardia n. 7 del 2012 perché mina la facoltà esclusiva dell’amministrazione centrale di reclutare i docenti; nessun blocco delle assunzioni triennali programmate lo scorso anno; via libera al doppio concorso pubblico per diventare prof, con il primo diverso dal secondo. Sono le indicazioni fornite dal sottosegretario all’Istruzione, Elena Ugolini, nel corso di un’interrogazione parlamentare svolta al Senato.
A proposito della legge approvata dalla regione guidata da Roberto Formigoni, che per dare il massimo peso alla sua iniziativa ha messo a capo dell’assessorato all’istruzione Valentina Aprea (Pdl), ex sottosegretario e presidente dalla commissione Cultura della Camera, la Ugolini ha risposto ad una interrogazione presentata nell’Aula dal sen. Giuliana Carlino (Idv). L’attuale sottosegretario all’istruzione ha spiegato che il Consiglio dei ministri ha deliberato la sua impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale, ravvisandone il contrasto con l’art. 117 della Costituzione. Ha quindi sottolineato che, a parere del Governo, la legge regionale presenta, tra le diverse criticità, “quella di avere un impatto sulla competenza esclusiva dello Stato a dettare le norme generali sull’istruzione e a determinare i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali”. Vale la pena ricordare che anche la Lombardia ha di recente impugnato la decisione del Governo di ricorrere contro la stessa legge regionale n. 7/2012.
Il sottosegretario si è poi soffermato sulle due questioni che giovedì 26 luglio porteranno di nuovo in piazza i precari della scuola: la prima, che sembra tranquillizzare i supplenti, è una smentita alle voci che vorrebbero anche la scuola coinvolta nel blocco delle assunzioni riguardante il pubblico impiego: “resta in vigore – ha assicurato Ugolini - la programmazione triennale delle assunzioni a tempo indeterminato definita con il decreto del 3 agosto 2011”. Non è chiaro, però, se il Mef darà il via libera al soglia massima indicata nello stesso decreto interministeriale per l’anno in corso e per il prossimo: 22mila docenti e 7mila Ata.
La Ugolini ha infine assicurato che sono “in preparazione due bandi di concorsi per l’accesso ai ruoli del personale docente, il primo dei quali terrà conto delle attuali classi di concorso, mentre il secondo si svolgerà con le nuove regole in via di definizione”. Nessun riferimento ai tempo. Ma, a quanto ci risulta, l’ultimo concorso pubblico con le vecchie regole dovrebbe essere pubblicato entro fine estate. Mentre il nuovo, con le modifiche dovute, tra cui la proporzionalità dei posti con quelli vacanti, la cadenza e la validità biennale, vedrà la luce in primavera. In entrambi i casi saranno riservati, salvo cambiamenti dell’ultimo momento, solo al personale già abilitato.

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