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Tuttoscuola-Tutto il decreto minuto per minuto

Tutto il decreto minuto per minuto Mercoledì 21 gennaio, ore 10,00 Il decreto raccoglie emendamenti e va verso il parere favorevole In giornata dovrebbe esserci la pronuncia definitiva delle C...

21/01/2004
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Tuttoscuola

Tutto il decreto minuto per minuto

Mercoledì 21 gennaio, ore 10,00
Il decreto raccoglie emendamenti e va verso il parere favorevole
In giornata dovrebbe esserci la pronuncia definitiva delle Commissioni Istruzione della Camera e del Senato sullo schema di decreto legislativo per l'attuazione della riforma nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo d'istruzione.

Sembra che il testo iniziale, già corretto da alcuni importanti emendamenti della Conferenza unificata, abbia compreso all'ultimo momento alcune ulteriori integrazioni, suggerite dallo stesso ministero (che aveva sentito esponenti del mondo della scuola), relativamente alla scuola secondaria di I grado, rimasta in questi mesi un po' nell'ombra perché la scena era stata occupata dalla scuola primaria e dai suoi problemi (tutor, tempo pieno, mensa, ecc.).

L'emendamento dovrebbe riguardare una norma transitoria che consente il passaggio graduale al nuovo ordinamento, conservando gli attuali assetti di organico, in attesa che siano ridefinite le classi di concorso.

La norma proposta dovrebbe evitare di provocare scompiglio tra i docenti della scuola media (educazione tecnica in primis), salvaguardando comunque i nuovi obiettivi formativi previsti dalla riforma.

Spetterebbe alle scuole, nella loro autonomia organizzativa, trovare i modi per valorizzare adeguatamente le competenze professionali di cui dispongono, in funzione delle nuove finalità curricolari previste dalle Indicazioni nazionali.

Mercoledì 21 gennaio, ore 8,00
È scontro in Commissione sul parere per il decreto
Assente il ministro Moratti per indisposizione, sostituita dal sottosegretario Aprea, si è svolto ieri, martedì 20 gennaio, il dibattito in Commissione Istruzione della Camera fino a notte fonda.

I toni sono stati aspri con forti contrapposizioni degli schieramenti che sono andati oltre il merito della materia oggetto di discussione.

Il sottosegretario Aprea è intervenuta cercando di ammorbidire i toni del confronto, sostenendo che su tempo pieno, tempo prolungato e assistenza alla mensa i chiarimenti e le rassicurazioni sono venuti già da tempo e formalmente concordati anche in sede di Conferenza unificata.

Ha rassicurato circa il mantenimento della collegialità del team degli insegnanti di scuola primaria, ma ha anche ricordato che il modello dei moduli (tre docenti su due classi) è stato abrogato fin dal settembre 2000.

Ha anche rinviato alle disposizioni transitorie (che saranno ulteriormente ampliate) una serie di interventi tesi a rendere graduale e funzionale il passaggio al nuovo ordinamento.

Insomma un intervento da pompiere che serve forse a spegnere i focolai di incendio soprattutto all'interno della maggioranza e garantire un passaggio indolore al decreto.

Restano infatti aperte le incognite sull'atteggiamento che l'Udc intenderà assumere sul parere conclusivo in Commissione e sull'approvazione del decreto in Consiglio dei ministri.

Martedì 20 gennaio, ore 16,00
Ore decisive per il primo decreto sul I ciclo d'istruzione
Tra oggi e domani, mercoledì 21 gennaio, si decide una buona parte del destino del primo decreto legislativo di attuazione della riforma Moratti.

Le Commissioni istruzione della Camera e del Senato, dopo le relazioni conclusive, voteranno il parere (non vincolante per il Governo) sullo schema di decreto.

Nelle ultime ore sono state operate ulteriori integrazioni al testo, dopo quelle proposte il 10 dicembre scorso dalla Conferenza unificata Stato-Regioni-Città.

Il decreto, nel nuovo testo emendato, potrebbe essere già presentato per la sua approvazione definitiva nel Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo, per poi essere formalmente approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale nelle prossime settimane.

Resta l'incognita della posizione che assumerà l'opposizione parlamentare che potrebbe optare tra un'intransigente pregiudiziale al testo e la disponibilità a migliorarne alcune parti.

Lifting o radicale cambiamento?

Vi sono dunque alcune ultime occasioni per cambiare, dopo di che il testo diventerà norma definitiva, aprendo sostanzialmente e concretamente l'avvio della riforma.

Gli irriducibili del fronte dell'opposizione e in non entusiasti all'interno della maggioranza possono soltanto sperare nelle commissioni parlamentari o, ultimissima spiaggia, nel Consiglio dei ministri, oppure in un rinvio di approvazione da parte di quest'ultimo che consenta di arrivare alla verifica politica di Governo e a possibili cambiamenti a Viale Trastevere, tanto da consentire la riapertura dei giochi.

Altrimenti, rien ne va plus.

Potranno soltanto esserci ricorsi e impugnative per presunti vizi di legittimità costituzionale del decreto, come qualcuno ha già fatto intendere.


tuttoscuola.com mercoledì 21 gennaio 2004


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