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Tuttoscuola: Tempi stretti per adottare i regolamenti?

Come si sa, gli effetti della manovra decorrono dal 2009-2010; forse anche per questo, l'articolo 64 ha fissato un tempo di emanazione dei provvedimenti per stare nei tempi sicuri di avvio della manovra: " uno o più regolamenti da adottare entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto".

03/06/2009
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Tuttoscuola

Conto alla rovescia per l'approvazione dei regolamenti di attuazione della riforma Gelmini.

Come noto, il decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, successivamente convertito dalla legge 133/2008, contiene quell'articolo 64 da cui si sta sviluppando il riordino del sistema di istruzione.

Strumenti operativi di quella manovra finanziaria sono appunto i regolamenti che, uno dopo l'altro, escono dal ministero dell'istruzione per l'approvazione in prima lettura in Consiglio dei ministri e, dopo una fase consultiva, approdano nuovamente al CdM per l'approvazione finale e il passaggio formale dal Capo dello Stato e dalla Corte dei Conti.

Come si sa, gli effetti della manovra decorrono dal 2009-2010; forse anche per questo, l'articolo 64 ha fissato un tempo di emanazione dei provvedimenti per stare nei tempi sicuri di avvio della manovra: " uno o più regolamenti da adottare entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto".

La scadenza del 25 giugno, a dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, si avvicina. Il tempo stringe, e sembra naturale dover pensare al classico decreto milleproroghe che differisca i termini in scadenza dell'articolo 64 e di altre norme della legge (v. la news del 1 giugno di tuttoscuola.com " È urgente un decreto milleproroghe per salvare i regolamenti della riforma Gelmini".).

Ma sembra che al Ministero dell'istruzione stia maturando un diverso orientamento. I tecnici di viale Trastevere sono convinti che il termine previsto dall'art. 64 sia ordinatorio e non perentorio, trattandosi dell'esercizio di un potere regolamentare e non di un potere di delega legislativa. E il potere regolamentare è un potere governativo e come tale non si esaurirebbe in caso di mancato esercizio entro un determinato termine.

In tal caso non ci sarebbe tutta questa fretta. Va anche tenuto conto che l'articolo 37, comma 1, della legge n. 304/2008 ha spostato l'avvio della riforma dei licei, degli istituti tecnici e professionali all'anno scolastico 2010/11.

Ad ogni modo al Miur punterebbero a far approvare in prima lettura entro il 25 giugno anche i regolamenti mancanti dei nuovi licei e di razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso.

Si fa notare infatti a palazzo della Minerva che è già capitato in passato, per altri provvedimenti analoghi, che il termine richiesto di adozione del regolamento sia utilmente considerato quello di approvazione in prima lettura e non di approvazione definitiva.

Se dovesse prevalere questa interpretazione (Consiglio di Stato e Corte dei Conti permettendo), ci sarebbero tre settimane per la presentazione degli ultimi due regolamenti e si eviterebbe (non senza qualche rischio) il ricorso al decreto milleproroghe.


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