Tuttoscuola: Tagli si, tagli no. Ma dal territorio i primi dati sono allarmanti
Dal territorio: tagli in Basilicata
I sindacati confederali hanno reso noto in questio giorni un comunicato col quale si prende in esame qualche primo dato proveniente dal territorio in merito ai tagli nella scuola.
Qusto in risposta anche alle dichirazioni del ministro, prima rispondendo ad una interrogazione parlamentare dell’on. Alba Sasso e poi con un comunicato del suo ufficio stampa.
In Basilicata, sulla stessa "lunghezza d’onda" il direttore regionale Inglese ha affermato, in una intervista televisiva, che i tagli alla scuola lucana sono minimi, una ventina di posti di sostegno in meno rispetto ai 90 da ridurre per allineare l’organico di fatto alla previsione della legge finanziaria.
In verità la linea "minimizzatrice" fornita dall’Amministrazione scolastica centrale e periferica si scontra con l’evidenza dei numeri e con una realtà scolastica regionale sempre più difficile e problematica. Nell’incontro tenutosi il 6 agosto tra il direttore Inglese e le OO.SS è emerso chiaramente che i posti di sostegno tagliati non sono soltanto 20, ma ammontano a 60 se si considera il contingente già autorizzato dalla direzione regionale (passando dal rapporto 1 docente ogni 1,35 alunni a 1 ogni 1,43 i posti di sostegno in Basilicata passano da 1100 a 1039, con una riduzione di 61 posti).
Inoltre non partirà per il prossimo anno scolastico l’insegnamento dello strumento musicale nelle nove scuole di nuova autorizzazione (Avigliano, Ruoti, Pietragalla, Genzano, Potenza "Sinisgalli per la provincia di Potenza, Miglionico, Stigliano "Granturco", Tricarico e Pomarico per la provincia di Matera), con un taglio di quasi 15 cattedre che riduce l’offerta formativa dello strumento e di fatto nega ingiustificatamente il diritto allo studio a quegli alunni che si erano iscritti ai corsi, peraltro previsti in organico di diritto.