Tuttoscuola-Quale tempo per la funzione tutoriale
Quale tempo per la funzione tutoriale I nodi contrattuali più difficili da sciogliere riguardano forse il docente tutor. Per l'attività propriamente tutoriale (tutorato degli alunni, orientame...
Quale tempo per la funzione tutoriale
I nodi contrattuali più difficili da sciogliere riguardano forse il docente tutor.
Per l'attività propriamente tutoriale (tutorato degli alunni, orientamento, valutazione, relazione con le famiglie) il decreto legislativo, fissando in almeno 18 ore settimanali le ore di insegnamento del tutor nelle prime tre classi, fa intendere che la quota oraria fino a 22 ore (il massimo di insegnamento previsto per contratto) possa essere dedicata espressamente alla funzione.
Un orario, non esplicitato, che potrebbe variare da un massimo di quattro a un minimo di un'ora a settimana. Analogamente, si può pensare che anche in quarta e quinta una quota oraria possa essere ritagliata dalle 22 ore di insegnamento. La quantificazione potrebbe essere rimessa direttamente all'autonomia decisionale delle scuole.
Nella ex-scuola media, invece, uno spazio orario simile non c'è.
Il contratto dovrà quindi sciogliere il nodo: definire all'interno degli obblighi di servizio una quota oraria per svolgere la funzione (e vi sarebbero possibili altre ricadute sugli organici) o monetizzare la prestazione di servizio aggiuntiva?
In ogni caso occorreranno risorse finanziarie, molte risorse, perché i tutor, uno per classe a settembre saranno nelle scuole statali almeno 164.500 (138 mila nella primaria e 26.500 nella prima classe della secondaria di I grado), senza contare i tutor dell'infanzia.
Un compenso mensile di 200-300 euro per la funzione costerebbe almeno sui 350-500 milioni di euro all'anno (700-1000 miliardi delle vecchie lire).
TuttoscuolaFOCUS domenica 7 marzo 2004