Tuttoscuola news n.51
Notizie, commenti e indiscrezioni sul mondo della scuola. La newsletter settimanale di Tuttoscuola, la rivista per insegnanti, genitori e studenti. https://www.tuttoscuola.com...
Notizie, commenti e indiscrezioni sul mondo della scuola.
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insegnanti, genitori e studenti.
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N. 51, 13 maggio 2002
SOMMARIO
1. Ddl Moratti: con un opuscolo parte la campagna di comunicazione
2. Ma l'opuscolo sulla riforma gia' scatena polemiche
3. Anche una task-force del Ministero per spiegare la riforma
4. L'attacco di Brocca a Bertagna
5. Iscrizioni anticipate: onde e ondine anomale, anomale reazioni
6. Verso la liquidazione degli arretrati per i presidi incaricati
7. Giornali e scuola: al convegno di Bagnaia mancano i docenti e la
Moratti va fuori tema
8. L'uomo di Maria Montessori
9. Una giornata per l'orientamento post-diploma
1. Ddl Moratti: con un opuscolo parte la campagna di comunicazione
La campagna di comunicazione sul disegno di legge di riforma del
sistema di istruzione e formazione, attualmente in discussione al
Senato, e' partita alla grande, su piu' fronti. Nei prossimi mesi le
famiglie e il mondo della scuola saranno investiti da una serie di
messaggi trasmessi con tutti i mezzi, da quelli tradizionali a quelli
piu' moderni e multimediali.
Un primo prodotto "tradizionale", stampato in milioni di copie dal
Poligrafico dello Stato, e' un opuscolo, intitolato "Una scuola per
crescere", inserito nelle riviste "Oggi" e "Donna moderna" attualmente
in edicola, e che sara' distribuito nelle prossime settimane in
milioni di copie, allegate ad alcuni dei principali quotidiani
italiani. Di che si tratta?
32 paginette, semplicita' del testo, richiamo dei principi ispiratori
e indicazione delle caratteristiche della riforma: si presenta cosi'
la mini-guida che il ministro Moratti ha fatto predisporre per "una
doverosa informazione alle famiglie, agli studenti e ai docenti" sulla
scuola che cambia. L'opuscolo ha avuto un primo lancio speciale al
Forum della Pubblica Amministrazione tenuto a Roma dal 6 al 10 maggio,
e il testo della pubblicazione e' ora disponibile anche sul sito
Internet del MIUR (www.istruzione.it).
2. Ma l'opuscolo sulla riforma gia' scatena polemiche
Se l'iniziativa del ministro Moratti e' certamente lodevole per
sostenere "quel dialogo - ha scritto il ministro - che ho scelto come
metodo di lavoro e che continuero' ad alimentare per tutto il processo
della riforma", ha suscitato invece molte perplessita' il tempo scelto
per questa iniziativa.
L'opuscolo presenta infatti una riforma che ancora non c'e', se non
nella forma di un disegno di legge ancora tutto da approvare. La
riforma del sistema d'istruzione, versione Moratti, e' infatti ancora
ai primi passi in Senato, non e' stata valutata in sede referente
dalla Commissione cultura e non e' nemmeno arrivata in aula per la
prima votazione. Poi ci sara' la Camera.. Potrebbe succedere tutto:
testo emendato, modificato, integrato. I giochi sono tutti aperti,
anche se la maggioranza e' forte.
Moratti, nella presentazione dell'opuscolo, precisa, a dire il vero,
che esso vuole essere solamente uno strumento di dialogo fino a quando
il progetto non sara' completato, ma non vi e' dubbio che, data
soprattutto la massiccia forma di diffusione, costituisca un punto di
riferimento molto determinato, senza contare che il "taglio"
dell'informazione ha poco di ipotetico e sospeso. Riguardo alle prime
fasi di attuazione (anticipi di iscrizione), ad esempio, viene
specificato che "gia' nel 2002 sono assicurate le risorse" per la
copertura finanziaria.
A questo punto il lancio di una riforma che non ha avuto ancora alcun
assenso da parte del Parlamento rischia di rappresentare un'indebita
pressione sugli stessi parlamentari (della maggioranza in
particolare), ma soprattutto assume il sapore di una cosa fatta e
finita, che lascia ben poco spazio a modifiche o variazioni. Una porta
sbattuta in faccia a chi tuttora spera, all'interno della maggioranza
e dell'opposizione (va in questa direzione ad esempio la relazione
della scorsa settimana in commissione Istruzione del sen. D'Andrea
della Margherita), in una soluzione bipartisan, o comunque piu'
ampiamente condivisa.
3. Anche una task-force del Ministero per spiegare la riforma
Ma la campagna di comunicazione sulla riforma non sara' soltanto
mediatica. Presso il Ministero e' stata costituita una task-force di
una quarantina tra funzionari, ispettori ed altro personale esperto
che avra' il compito di presentare il disegno di legge al mondo della
scuola, a partire dai dirigenti scolastici, in appositi incontri di
informazione e formazione che si svolgeranno a giugno e a settembre.
Questa task-force, che avra' anche articolazioni regionali, avra'
compiti non solo informativi, ma di interazione col personale della
scuola, anzi di "ascolto", come Letizia Moratti tiene a specificare.
Se emergeranno "criticita'", essere dovranno essere rilevate, e
potranno essere valutate ai fini della loro eventuale ricaduta sul
processo riformatore. Una posizione dialogante, quella del Ministro,
che in questa fine d'anno scolastico e' contemporaneamente impegnata
anche sul fronte di un difficile rinnovo contrattuale, e non ha
interesse ad esasperare il clima di malcontento e di conflittualita'
che si respira nelle scuole italiane.
4. L'attacco di Brocca a Bertagna
Beniamino Brocca, gia' presidente della commissione ministeriale che
ha elaborato i programmi della scuola secondaria superiore, e oggi
responsabile scuola del CCD, attacca il principale consigliere del
ministro Moratti, il professor Bertagna. Lo fa in un'intervista a
"Tuttoscuola", nella quale - pur escludendo ostilita' personale nei
suoi confronti - esprime un "dissenso netto sulle tesi e sulle
ipotesi" avanzate da Bertagna, che "riecheggiano quelle di Luigi
Berlinguer". L'ex sottosegretario alla P.I. usa a riguardo la metafora
delle "convergenze parallele" e considera le scelte prefigurate nel
rapporto presentato agli Stati generali "divergenti rispetto alle
posizioni difese dal centrodestra nella precedente legislatura, e alle
promesse fatte in campagna elettorale".
Non sembra pensarla cosi' il ministro Moratti, se e' vero che continua
ad affidarsi sempre di piu' alla consulenza del professore bresciano.
Bozze di curricoli dei diversi ordini di scuola, linee per i nuovi
ordinamenti: tutto viene soppesato, valutato, riorganizzato dal
professore, in contatto con almeno dieci gruppi di lavoro impegnati
sui diversi fronti.
Gli altri componenti del Gruppo ristretto lavoro che ha preparato gli
Stati generali di dicembre sembra invece che non siano piu' stati
coinvolti. Stando alle parole del prof. Norberto Bottani (vedi
TuttoscuolaNEWS n. 50, in cui abbiamo riportato uno stralcio
dell'intervento pubblicato sul sito https://www.bdp.it/adi/ ), "il
gruppo di lavoro non ha piu' incontrato il ministro dopo gli stati
generali che si sono tenuti il 19 e 20 dicembre. Anzi, agli Stati
generali il ministro l'abbiamo solo visto...". Bottani riconosce alla
Moratti di aver rispettato l'impegno di decidere in piena indipendenza
dopo aver esaminato le riflessioni del Gruppo, ma dichiara che vi e'
stata evidente discontinuita' tra lavoro del Gruppo stesso ed
elaborazione del disegno di legge delega per la riforma.
Nella preparazione dei futuri decreti legislativi di attuazione, il
filo conduttore resta dunque il prof. Giuseppe Bertagna, il quale
peraltro non perde occasione per sottolineare che il suo e' un ruolo
esclusivamente tecnico, e che le decisioni definitive spettano ai
politici: Parlamento (e qui ritorna, tra gli altri, l'on. Brocca) e
ministro. Ma come non pensare a lui come ispiratore (per qualcuno vero
'deus ex machina') della riforma?
5. Iscrizioni anticipate: onde e ondine anomale, anomale reazioni
Gli anticipi, ormai e' un dato di fatto, fanno storcere il naso.
Soprattutto agli insegnanti.
Le ondine anomale, ancor piu' delle onde anomale di berlingueriana
memoria, proprio non piacciono ai docenti della scuola dell'infanzia e
della scuola elementare, che attraverso i sindacati di categoria non
intendono concedere sconti al progetto di riforma ministeriale che
vuole offrire alle famiglie la facolta' di percorsi educativi
anticipati per i piu' piccoli.
Ma le reazioni furono le stesse anche di fronte agli anticipi
prospettati dall'Ulivo? Non sembra. Come si ricordera', infatti, dopo
l'approvazione della legge 30/2000 sui cicli scolastici, l'allora
ministro De Mauro cerco' di dare soluzione al problema
dell'accorciamento di un anno della scuola di base, prevedendo una
frantumazione dell'onda anomala di iscrizioni (vi sarebbe stato un
raddoppio di alunni in una annata delle superiori). Con che criterio?
Mediante anticipazioni di un anno "per merito": gruppi di alunni, su
valutazione degli insegnanti di elementare o di media, sarebbero
infatti passati avanti (premiando, appunto il merito e constatando la
maturita'), saltando di fatto una classe e studiando con un anno di
anticipo.
Il progetto non provoco' le proteste che si stanno registrando oggi,
ne' all'interno della scuola, ne' nell'opinione pubblica, forse meno
attenta. Semmai, allora, vi fu perplessita' per questi anomali
anticipi di un anno di scolarita'.
Ora, invece, l'ondina anomala degli anticipi (ben piu' contenuti
perche' si tratta di due/quattro mesi anziche' di un anno intero)
proprio non piace e trova un'ampia opposizione intransigente.
Fanno notizia due prese di posizione "pesanti" dell'ultima ora. Le
scuole dell'infanzia comunali di Reggio Emilia (considerate a livello
internazionale i migliori "asili" del mondo) si dichiarano decisamente
contro l'idea di qualsiasi soluzione anticipata e di scolarizzazione
precoce.
L'on. Asciutti (Forza Italia), presidente della Commissione cultura
del Senato che sta esaminando il ddl sulla riforma, rispondendo ad
alcune voci circa un possibile decreto legge che salvi gli anticipi
per settembre, afferma che "sarebbe un errore riaprire le iscrizioni
senza prima avere definitivamente approvato la legge di riforma, anche
perche' l'ingresso anticipato e' una questione ancora in discussione
sulla quale il parlamento potrebbe anche intervenire, modificandola".
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La prima guida al giornalismo scolastico.
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un'inchiesta o un'intervista, etc.: tutto cio' che bisogna sapere
prima di ideare, organizzare o migliorare un giornale a scuola.
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6. Verso la liquidazione degli arretrati per i presidi incaricati
Di bando di concorso ancora non si parla, ma di arretrati ,
finalmente, si'.
L'Associazione nazionale Presidi ha dato infatti notizia ( www.anp.it
) che, durante l'attuale trattativa in corso per il contratto
integrativo dei dirigenti scolastici, il ministero ha dato
informazione dell'avvio delle procedure per la liquidazione degli
arretrati spettanti ai presidi incaricati e ai docenti che hanno
svolto funzioni vicarie per le funzioni superiori svolte.
L'indennita' e' finora stata liquidata sulla base dei vecchi parametri
retributivi riferiti al personale direttivo. Ora, per effetto del
contratto della dirigenza, il parametro di riferimento si alza e
diventa quello della retribuzione fondamentale dei dirigenti.
Una buona notizia per gli incaricati: la retribuzione di base dei
dirigenti e' stata portata al livello dei 70 milioni di lire annui;
cio' ha reso vantaggiosa la nuova misura di indennita' che e'
calcolata sul differenziale di stipendio dei docenti e, ora, dei
dirigenti.
Per incassare gli arretrati manca soltanto l'ok del ministero
dell'economia. Forse e' meglio che i presidi incaricati incrocino le
dita...
7. Giornali e scuola: al convegno di Bagnaia mancano i docenti e la
Moratti va fuori tema
"Si potra' fare della lettura dei giornali in classe un'ora di lezione
istituzionale?" E' stata la domanda centrale del convegno di Bagnaia
dei giovani editori, con in prima fila Cesare Romiti, presidente Rcs,
vicino a lui Giulio Andreotti, e i direttori dei principali quotidiani
italiani, ministri e sottosegretari. Nella splendida tenuta senese
della famiglia Riffeser, vice presidente dei poligrafici editoriali,
il convegno ha fatto il punto sull'iniziativa che ha portato in 7700
classi, una volta alla settimana, i giornali (gratis) per farli
leggere a circa 200 mila studenti. In platea non mancavano gli
studenti, domande gia' scritte e preparate per gli importanti
personaggi sul palco, esortati dalla moderatrice Lilli Gruber del Tg1,
"visto che ne avete l'occasione".
Tanti discorsi sull'importanza di leggere i giornali in classe assieme
agli studenti, per far maturare coscienze critiche e formare il
lettore di domani, i risultati di una ricerca che dimostrano
l'apprezzamento di docenti e ragazzi. Una bella iniziativa (i soldi
dovranno arrivare dalle fondazioni bancarie quando la nuova legge
sull'editoria avra' il regolamento attuativo), ma che rischia di non
decollare veramente senza un maggiore coinvolgimento didattico dei
docenti, relegati a Bagnaia al ruolo di accompagnatori dei ragazzi, e
chi ha parlato lo ha fatto a titolo personale.
La sorpresa arriva poi con il ministro Moratti che arriva a Bagnaia
con un discorso tutto incentrato sull'importanza della lettura dei
libri, con l'idea della commissione che dovra' pensare ai venti titoli
delle venti opere letterarie che non dovranno mancare sui banchi,
nelle 800 biblioteche multimediali. Tutte cose sacrosante, ma che
c'entrano con il tema didattico dei giornali in classe? Se lo sono
domandati tutti, ministri, editori, e i giornalisti della sala stampa
che sul tema in questione non sono riusciti a scucire una parola alla
sempre sorridente ministra.
8. L'uomo di Maria Montessori
Per le celebrazione del cinquantenario (1952-2002) della scomparsa di
Maria Montessori l'Opera nazionale Montessori ( www.montessori.it ) e
il comune di Chiaravalle (Ancona) ( www.mariamontessori.it ), dove
l'illustre pedagogista dell'infanzia e' nata, organizzano a Roma (16 e
17 maggio) e a Chiaravalle (18 e 19 maggio) un grande congresso
internazionale sotto l'alto patrocinio del Presidente della
Repubblica.
Tema del congresso "L'uomo di Maria Montessori dal bambino maestro
d'amore all'adulto di pace". Sono previsti interventi di pedagogisti e
uomini di cultura di fama internazionale.
Nel corso delle due giornate congressuali romane potranno essere
visitate esposizioni di ambienti educativi montessoriani, materiali di
sviluppo e di aiuto, documenti biografici, archivistici e fotografici.
Le celebrazioni si concluderanno domenica a Chiaravalle con
l'inaugurazione di un monumento a Maria Montessori.
E proprio alla "donna che reinvento' l'educazione" e' dedicato il
dossier del numero in edicola di "Tuttoscuola": sul metodo-Montessori
si confrontano i pedagogisti Fornaca, Laeng e Scocchera. Il numero
presenta poi un'inchiesta sugli istituti comprensivi (rilancio o
archiviazione?); una radiografia dell'ENAM, ente oggetto di recenti
polemiche; e poi una divertente inchiesta sul "look" dei professori,
con i consigli di numerosi stilisti. Ecco qualche "chicca" sull'abito
del docente visto dai creatori di moda: giacca di tweed e pantaloni di
velluto, cravatta solo d'inverno e rigorosamente di lana (Egon von
Furstemberg); niente giacca e cravatta, ma pantaloni e pullover per
Renato Balestra, che vieta jeans e magliette; mai piu' di due colori
per Alviero Martini; pullover di cashmere, pantaloni di tuta e Nike
per il lookologo Alfonso Signorini. Conclude lo psicologo Paolo
Crepet: "cio' che fa il monaco e' l'insegnante, non l'abito".
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9. Una giornata per l'orientamento post-diploma
Il 21 maggio si terra' a Milano al Palazzo delle Stelline una giornata
dedicata all'orientamento post-diploma: universita', formazione e
lavoro.
Fra i relatori del convegno ci saranno Cristina Castelli Fusconi,
Universita' Cattolica del Sacro Cuore, Teresa Cuomo, dirigente MIUR,
Laura Mengoni, responsabile Area Formazione Scuola Universita' Ricerca
di Assolombarda, Alberto Colorni, direttore del Centro Metid
Politecnico di Milano e molti altri.
L'ingresso e' gratuito e ai partecipanti verra' distribuita una copia
omaggio della nuova edizione di Career Book Universita', la guida
annuale all'orientamento post-diploma edita da Somedia.
Per ulteriori informazioni:
https://sitieventi.somedia.it/sites/minisito_1131/page_1.shtml
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