FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3780227
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Tuttoscuola-Moratti e il tempo pieno: la lingua batte....

Tuttoscuola-Moratti e il tempo pieno: la lingua batte....

Moratti e il tempo pieno: la lingua batte.... Nell'audizione del ministro Moratti del 4 novembre scorso alla Camera, il tempo pieno della scuola elementare ha avuto un'attenzione di ril...

10/11/2003
Decrease text size Increase text size
Tuttoscuola

Moratti e il tempo pieno: la lingua batte....

Nell'audizione del ministro Moratti del 4 novembre scorso alla Camera, il tempo pieno della scuola elementare ha avuto un'attenzione di rilievo.

Da un po' di tempo ministro e ministero si affannano a rassicurare famiglie e insegnanti sul futuro del tempo pieno, dichiarando (risposte a interrogazioni parlamentari, interviste, commento allo schema di decreto, ecc.) che la riforma non modificherà l'offerta attuale di tempo scuola.

Nel presente anno scolastico ha detto il ministro - esso è stato anzi incrementato in maniera considerevole: vi sono infatti 668 classi in più funzionanti a tempo pieno (nonostante vi sia stato un calo complessivo di 409 classi n.d.R.), e nella riforma, come tempo offerto alle famiglie nella sua estensione massima, il tempo pieno non viene modificato.

"Per quanto riguarda il tempo dedicato alla mensa, il testo del decreto legislativo sul primo ciclo adotta la medesima formulazione già presente nel testo unico, laddove si afferma che il tempo eventualmente dedicato alla mensa è aggiuntivo rispetto all'orario delle attività didattiche (articolo 129, comma 3), mentre il contratto collettivo ribadisce che l'assistenza alla mensa rientra nell'orario di servizio dei docenti".

Non si può non osservare che tanto impegno per rassicurare e puntualizzare non sarebbe stato necessario, se, fin dall'inizio, fosse stata più chiara e determinata la volontà ministeriale di garantire alle famiglie questo tipo di servizio molto apprezzato soprattutto al nord e nelle grandi città.

Lo schema di decreto legislativo, infatti, non brilla per chiarezza e farebbe pensare che il tempo pieno non sia garantito, tanto che sono nati in parecchie città diversi comitati per la difesa del tempo pieno, allarmati per una prospettiva molto incerta.

Dopo le rassicurazioni del ministro, occorre quindi ora la correzione esplicita del decreto.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL