Tuttoscuola-Molto critico il CNPI sulle "Indicazioni nazionali"

Molto critico il CNPI sulle "Indicazioni nazionali"

Pur non essendo stato ancora richiesto, il CNPI ha ritenuto comunque opportuno esprimere una pronuncia di propria iniziativa sullo schema di decreto legislativo e sulle allegate "Indicazioni nazionali". E non è stato certamente tenero.
Il CNPI conferma innanzitutto la critica di metodo per la procedura seguita dal Miur che, a suo dire, non sarebbe stata regolare, poi entra nel merito delle "Indicazioni" con le valutazioni espresse dai propri comitati interni di settore (infanzia, primaria e secondaria I grado).
Il Cosmat (Comitato per la scuola materna) afferma che "Nelle Indicazioni Nazionali per la scuola dell'infanzia si registra un "ritorno al passato" nell'idea di apprendimento, nell'idea di contesto educativo, nell'idea di condizioni organizzative quali condizioni irrinunciabili per qualificare l'offerta formativa".
Il Cose (Comitato per la scuola elementare) ritiene opportuno che le "Indicazioni" per la scuola primaria siano precedute da una premessa che aiuti a comprendere l'idea di scuola sottesa alla riforma stessa e ritiene "necessari tempi e spazi di approfondimento sugli elementi di impianto culturale ed organizzativo evidenziati e che richiedono significative integrazioni e modifiche".
Infine il Cosme (Comitato per la scuola media), dopo aver rilevato che le "Indicazioni" (ritenute di difficile lettura) non si muovono, a suo dire, in continuità con la storia e la cultura della scuola media, ritiene, tra l'altro, che siano caratterizzate "da una frammentazione eccessiva - particolarmente evidente nell'organizzazione delle singole discipline -, frammentazione lontana dall'operare condiviso degli insegnanti, consolidatosi negli anni nella concretezza dell'agire didattico ed educativo delle singole istituzioni scolastiche".