Tuttoscuola-Le posizioni sindacali davanti alla prima circolare per la riforma
Le posizioni sindacali davanti alla prima circolare per la riforma Quasi tutti i sindacati rappresentativi del comparto scuola hanno espresso le prime valutazioni sulla circolare n. 29 del 5 marz...
Le posizioni sindacali davanti alla prima circolare per la riforma
Quasi tutti i sindacati rappresentativi del comparto scuola hanno espresso le prime valutazioni sulla circolare n. 29 del 5 marzo che fornisce istruzioni e indicazioni per l'applicazione del decreto legislativo di riforma dei settori dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione.
Le posizioni sono critiche, a cominciare da quelle dello Snals che chiede la modifica e l'integrazione della circolare in particolare per quanto riguarda la funzione del tutor e le tematiche attinenti alle tutele del personale.
La Cisl-scuola ritiene che la circolare "tenda a far passare in forma soft le scelte di modifica dell'ordinamento vigente e pare voglia strutturarsi volutamente in un messaggio tranquillizzante" e che "le istituzioni scolastiche non possano comunque prescindere da punti di riferimento certi, rispetto all'articolazione degli orari, delle discipline e dei diversi insegnamenti".
La Uil-scuola non entra troppo nel merito della circolare e si limita a dire che "i sindacati confederali della scuola hanno già dato mandato ai loro legali di impugnare quegli elementi che risultassero illegittimi nella circolare".
Infine la Cgil-scuola, unico sindacato a non partecipare ai tavoli tecnici di confronto con il Miur, svolge (www.cgilscuola.it) un'ampia valutazione della "lunghissima" circolare, emanata per "chiarire, spiegare e soprattutto convincere". Il sindacato di Panini si limita a presentare una scheda di sintesi, esprimendo, per il momento, poche considerazioni di merito, tra cui quella sul tutor nella scuola primaria. "Le fumosità di questa circolare - afferma la Cgil-scuola - non risolvono, né potrebbero farlo, il contrasto tra quanto prescritto dal decreto sulla funzione tutoriale, le prerogative dell'autonomia scolastica e le competenze del contratto nazionale di lavoro. La via di uscita è una sola, il Ministro deve fare marcia indietro sul tutor...".
tuttoscuola.com