Tuttoscuola-Le osservazioni del Senato sullo schema di decreto
Giovedì 22 gennaio, ore 8,30 Le osservazioni del Senato sullo schema di decreto Sono nove le osservazioni espresse dalla Commissione Istruzione del Senato sullo schema di decreto legislativo rela...
Giovedì 22 gennaio, ore 8,30
Le osservazioni del Senato sullo schema di decreto
Sono nove le osservazioni espresse dalla Commissione Istruzione del Senato sullo schema di decreto legislativo relativo al primo ciclo di istruzione, che nel tardo pomeriggio di ieri ha dato l'ok al decreto a maggioranza.
Due osservazioni riguardano la scuola dell'infanzia per la quale la Commissione invita il Governo ad assicurare la costituzione dell'organico di istituto e, per quanto riguarda l'anticipo di iscrizione, a favorire l'omogeneizzazione della distribuzione del servizio sul territorio.
Quattro osservazioni riguardano la scuola secondaria di I grado per la quale, nella fase transitoria, la Commissione ritiene indispensabile procedere con gradualità, confermando l'attuale assetto organico, affidando alle istituzioni scolastiche il compito di provvedere in autonomia alla configurazione oraria delle cattedre e al riutilizzo interno delle ore d'insegnamento in diminuzione per i nuovi quadri orario, e prevedendo entro un anno la ridefinizione delle classi di abilitazione all'insegnamento.
Per la scuola primaria la Commissione ritiene indispensabile che anche il consiglio di circolo/istituto sia direttamente coinvolto nella definizione dei criteri generali per l'assegnazione dei docenti alle classi da parte del dirigente scolastico.
Un'osservazione riguarda la provincia di Trento per la quale viene fatta salva la gradualità di avvio della riforma, a seguito di una specifica intesa intercorsa con il Miur.
In fatto di gradualità la Commissione invita il Governo a procedere gradualmente nell'attuazione della riforma, anche con riferimento all'adozione dei libri di testo.
L'ultima osservazione riguarda il tempo dedicato alla mensa per il quale la Commissione ha ritenuto eccessiva la quantificazione in 10 ore medie settimanali, invita il Governo a chiarire che in tale orario sono comprese anche altre attività educative.