Tuttoscuola: La riforma delle superiori potrebbe slittare al 2011
Un rinvio sembra quasi inevitabile, anche se occorrerebbe trovare, in questo caso, una soluzione alternativa alle aspettative del ministero dell'Economia che dall'avvio della riforma dal 2010 conta di acquisire risorse finanziarie legate alle riduzioni di organico cosneguente alla riforma.
Per far partire in modo funzionale la riforma delle superiori, prevista a decorrere dal 2010-2011, occorre che la macchina organizzativa si metta in movimento quasi un anno prima, cioè nei primi mesi dell'anno scolastico 2009-10 con avvio intorno al prossimo ottobre. Perché?
A novembre le famiglie devono orientarsi sulle scelte delle iscrizioni e, ancor prima, le scuole devono conoscere quali proposte presentare per quella scelta.
Ma a quella data cosa si conoscerà dei nuovi regolamenti che hanno preso il via soltanto tra la fine di maggio e i primi di giugno? Quali integrazioni e cambiamenti saranno stati eventualmente ai testi?
Il Cnpi, che si pronuncerà formalmente a settembre con propri pareri sugli schemi di regolamento, ha già suggerito di generalizzare dal 2010-11 la sperimentazione dei nuovi licei, dei nuovi istituti tecnici e dei nuovi professionali, anziché avviare l'intera riforma.
Ora si è verificato questo intoppo del percorso della Conferenza unificata che ha rinviato a tempo da definire i pareri sugli schemi di regolamento (formalmente la prima data utile è quella del 24 settembre).
Acquisiti i pareri della Conferenza unificata, occorrerà acquisire anche quello del Consiglio di Stato; soltanto allora il Consiglio dei ministri potrà adottare definitivamente i regolamenti che, comunque, entreranno in vigore soltanto dopo la firma del Capo dello Stato, la registrazione della Corte dei Conti e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Sembra sempre più difficile che per l'inzio del prossimo autunno si possa contare sui regolamenti sostanzialmente pronti per avviare la fase preparatoria dell'avvio della riforma dal 2010.
Un rinvio sembra quasi inevitabile, anche se occorrerebbe trovare, in questo caso, una soluzione alternativa alle aspettative del ministero dell'Economia che dall'avvio della riforma dal 2010 conta di acquisire risorse finanziarie legate alle riduzioni di organico cosneguente alla riforma.